Sabato 06 Settembre 2025 | 06:31

Bari, stop alle aperture selvagge: nuovi locali solo con autorizzazione «a punti»

 
Redazione online

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Bari, stop alle aperture selvagge: nuovi locali solo con autorizzazione a punteggio

La novità nei quartieri centrali e a San Pasquale, Carrassi, Picone e Poggiofranco: via libera solo rispettando una serie di parametri

Martedì 17 Giugno 2025, 17:25

18 Giugno 2025, 20:18

Stop alle aperture indiscriminate di locali nelle zone più delicate di Bari. È entrato in vigore il nuovo regolamento comunale che introduce criteri più rigidi per avviare attività in aree tutelate della città. Non sarà più sufficiente presentare una Scia (Segnalazione certificata di inizio attività): sarà invece necessario ottenere una specifica autorizzazione, rilasciata solo al raggiungimento di un punteggio minimo basato su diversi parametri.

Le aree interessate includono il centro cittadino e quartieri come San Pasquale, Carrassi, Picone, Poggiofranco, Santo Spirito e Torre a Mare. Tra le strade sottoposte alle nuove regole figurano via Mazzitelli, via Volta, il cosiddetto “punto X” di Poggiofranco, viale Einaudi, Bari Vecchia, la zona Umbertina, il lungomare di Santo Spirito e la piazzetta di Torre a Mare, già al centro di polemiche per gli effetti della movida.

Il punteggio sarà calcolato sulla base di diversi fattori, tra cui la presenza di residenti over 50, la densità di attività simili, la vicinanza a scuole, Rsa, ospedali e beni culturali, la quantità di rifiuti urbani, l’accessibilità per persone con disabilità, l’insonorizzazione dei locali e l’adozione di pratiche di sostenibilità ambientale.

«Si tratta di un punto di svolta», commenta l’assessore allo Sviluppo economico Pietro Petruzzelli. «Vogliamo promuovere uno sviluppo commerciale e ricreativo più equilibrato e responsabile». L’obiettivo dichiarato dell’amministrazione è bilanciare le esigenze delle imprese con i diritti dei residenti, tutelando riposo, salute pubblica, sicurezza e patrimonio storico.

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