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Bari, laurea honoris causa a don Angelo Cassano: sul leggio dell'Università la bandiera palestinese

 
Redazione online

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A don Angelo Cassano la laurea honoris causa dell'università Aldo Moro di Bari

Il sacerdote, referente di Libera Puglia e parroco della chiesa San Carlo Borromeo del quartiere Libertà, ha ricevuto la laurea in Innovazione sociale e politiche di inclusione

Lunedì 26 Maggio 2025, 16:47

19:37

BARI - Don Angelo Cassano, referente di Libera Puglia e parroco della chiesa San Carlo Borromeo del quartiere Libertà di Bari, ha ricevuto la laurea honoris causa in Innovazione sociale e politiche di inclusione da parte del rettore dell’università Aldo Moro di Bari, Stefano Bronzini. Prima del conferimento, nell'aula magna dell'Università di Bari, Bronzini ha ricordato che «Don Angelo è un pezzo di vita» e che questa «è una particolare laurea perché fa un percorso di vita fuori da queste mura». «Ho incontrato più volte Don Angelo - ha aggiunto - sempre con il sorriso e con parole di conforto rispetto al nostro mondo laico».

Dopo la lettura del dispositivo, firmato dalla ministra Bernini, è stato ricordato che Don Angelo è «punto di riferimento a Bari e in Puglia per chi si impegna nella lotta al disagio sociale e lotta alle mafie. Colpisce l’impegno intransigente nel contrasto alle associazioni, non solo repressivo, ma anche nella custodia della memoria delle vittime innocenti e nella vicinanza ai loro familiari». Cassano ha poi iniziato la sua lectio magistralis esponendo una bandiera della Palestina che «non è retorica per me», ha detto. «Dopo un’ennesima scuola bombardata non possiamo essere insensibili rispetto a questo genocidio che avviene giorno per giorno sotto i nostri occhi».

DON ANGELO: «E' NECESSARIO AUMENTARE L'IMPEGNO»

«Da anni lavoriamo sull'educazione alla legalità, ma soprattutto per la giustizia partendo dai giovani e dai giovanissimi. Bisogna continuare questo lavoro consapevoli che c'è un disagio fra i giovani all’interno del quale le mafie stanno cercando di pescare, approfittando di questa debolezza». Lo ha detto il referente di Libera Puglia, don Angelo Cassano, a margine del conferimento della laurea honoris causa in Innovazione sociale e politiche di inclusione da parte dell’Università Aldo Moro di Bari. «E' necessario aumentare il nostro impegno - ha proseguito - e io voglio stimolare perché sono un figlio di Bari Vecchia, ero un ragazzino che aveva davanti tante possibilità, positive e negative, la vita mi ha permesso grazie ai miei genitori di raggiungere obiettivi importanti. Vorrei che i ragazzi, anche quelli che stanno prendendo strade sbagliate, capissero le opportunità che non devono perdere».

«Oggi - ha aggiunto - viviamo in una città che si mostra moderna, orgogliosa e a tratti vanitosa, che offre benessere e piacere a una minoranza felice, ma nega una casa. Abbiamo un problema abitativo, ci sono nostri concittadini e migranti che mi stanno chiedendo aiuto perché non si trova più una stanza da affittare. Oggi questa categoria di chi non trova spazio nelle nostre città viene definito persona senza fissa dimora, è un eufemismo». «Bisogna seguire la via dell’integrazione urbana - ha aggiunto fra gli applausi il sacerdote - vanno bene i lavori di riqualificazione, purché non siano un modo per riverniciare le periferie invece di curare proponendo un’integrazione autentica e rispettosa». «Oggi vedo in questo una nuova forma di antimafia sociale - ha spiegato - che riesce a coniugare questi aspetti. Questa laurea di cui mi fate onore è a tutti i seminatori di cambiamento, ai promotori di un processo nel quale convergono azioni concrete». Al termine della cerimonia, fra gli applausi, don Angelo Cassano ha indossato la corona di alloro.

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