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Bari, due lavoratrici aggredite da un ospite del Cara: la denuncia della Fisascat Cisl

 
Redazione online

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Tenta violenza su donnaun arresto al Cara di Bari

Il sindacato ha proclamato lo stato di agitazione e ha scritto al ministro Piantedosi: «L'insicurezza del personale del Cara Bari non è tollerabile»

Lunedì 19 Maggio 2025, 19:48

BARI -  Allarme insicurezza nel Cara di Bari: due lavoratrici sono state aggredite da un ospite del centro. A denunciarlo con una lettera indirizzata al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è la Fisascat Cisl: «le gravi e persistenti condizioni di insicurezza che affliggono il personale impiegato nell’appalto delle pulizie presso il Cara di Bari Palese», dipendente dell’azienda la Lucente spa.

La missiva è firmata dalla segretaria generale di Bari, Miriam Ruta, e dal segretario, Tommaso Valerio, ed è indirizzata, oltre che al numero uno del Viminale, anche a questore, sindaco, presidente della Regione Puglia e La Lucente spa.
Il sindacato spiega di non ritenere più «tollerabile l'assenza di garanzie concrete circa la sicurezza fisica e psicologica» dei lavoratori «in un contesto di crescente tensione e degrado». Il sindacato ricorda che lo scorso 5 maggio, durante un incontro in Prefettura, erano state esposte le criticità e che, oggi, il Cara ospita «circa 740 migranti regolarmente registrati e un numero indefinito di soggetti non identificati, creando una situazione fuori controllo».

Il sindacato ricorda inoltre che lo scorso 11 maggio «alle ore 15.30 due lavoratrici sono state aggredite da un ospite presumibilmente non registrato, episodio che si inserisce in una lunga serie di atti violenti, intimidatori e sessualmente predatori, come già segnalato».

«Denunciamo con forza che la situazione è diventata sistematica e allarmante - dicono - in un clima di totale abbandono da parte delle autorità competenti. Le lavoratrici sono lasciate sole nei reparti, senza alcuna tutela, in ambienti non illuminati, senza vie di fuga, e spesso in condizioni igieniche indecorose».

«È compito dello Stato - conclude la sigla sindacale - garantire l’ordine, la legalità e la protezione del personale, che, per un salario minimo, rischia ogni giorno la propria incolumità». Fiscascat Cisl ha inoltre proclamato lo «stato di agitazione» dei lavoratori del Cara. 

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