Domenica 07 Settembre 2025 | 02:37

Longo tiene su il Bari: «Noi, pronti a tutto»

 
ANTONELLO RAIMONDO

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ANTONELLO RAIMONDO

Longo tiene su il Bari «Noi, pronti a tutto»

«Io poco coraggioso? Ai calciatori chiedo sempre di osare. Accettiamo l’uomo contro uomo a tutto campo, altro che paura»

Sabato 29 Marzo 2025, 13:56

BARI All’orizzonte uno sprint con poche certezze. Non solo per il Bari, evidentemente. Campionato equilibrato e «illeggibile», mai come quest’anno. Classifica compressa, valori ancora inespressi. E la sensazione che possa davvero accadere ancora di tutto, al netto di un Sassuolo con un piede e mezzo in serie A. L’incredibile rinascita del Frosinone, che in tanti davano ormai per spacciato, racconta come tenere le antenne dritte sia un dovere per qualsiasi squadra, non solo una semplice possibilità.

Otto giornate sono tantissime, ventiquattro punti in palio. Il Bari è lì, pronto a distendere la falcata ma anche attento a non ingigantire alcune delle difficoltà emerse dopo la sosta natalizia. La pericolosità offensiva, prima di tutto. IL futuro è adesso, vien da dire immaginando la coda del campionato alla voce playoff. C’è la necessità di crescere, di alzare il livello delle prestazioni prim’ancora che di mettere insieme un numero congruo di punti. L’ottavo posto racconta di una squadra che, finora, è stata tutto e nulla. Capace di giocare alla pari anche con le grandi, ma spesso frenata da limiti non sempre identificabili.

«Sappiamo che affrontiamo una squadra fastidiosa che deve salvarsi - spiega Moreno Longo in conferenza stampa dopo il penultimo allenamento prima della partenza per la Toscana prevista oggi - la Carrarese è una compagine organizzata che ha molta intensità e sa stare in campo. Sarà la tipica partita di serie B contro cui, per fare punti, ti devi sporcare le mani».

La pausa per le nazionali ha riservato qualche complicazione di troppo. E l’allenatore non le nasconde: «Dovevamo cercare di differenziare i carichi del lavoro, speravo meglio in questa sosta, ma non per quanto riguarda il lavoro, non siamo riusciti a recuperare Lella, stiamo cercando di avere la disponibilità di Lasagna, che ha lavorato durante la sosta in maniera differenziata. Alcuni che dovevano lavorare più duramente sono stati fermati dall’influenza, mentre Tripaldelli ritorna in gruppo».

Un Bari frenato spesso da dettagli di varia natura. «Credo che i dettagli mancheranno sempre perchè si cerca sempre il miglioramento, ogni partita ti dà un dettaglio nuovo su cui migliorare, sotto questo aspetto il nostro obiettivo dev’essere crescere per limare tutti gli aspetti su cui migliorare. In questo campionato abbiamo sempre cercato di alzare l’asticella, in questo penso che noi dobbiamo continuare in questo miglioramento. Questa è una squadra che se la gioca sempre con tutte», le parole di Longo. «Il campo sintetico a Carrara - uno dei temi sviscerati ieri all’ora di pranzo - Non puoi preparare qualcosa di differente perchè è un campo in cui fai difficoltà, di conseguenza bisogna essere bravi ad adattarci, cambia il contesto, ma non deve cambiare l’atteggiamento».

Longo è vincolato al Bari almeno per un’altra stagione. E ci si chiede se si stiano già buttando giù le basi della nuova programmazione tecnica. «Il confronto con il presidente De Laurentiis è un confronto settimanale e quotidiano, lui è molto vicino - le parole dell’allenatore - non abbiamo parlato del futuro perché penso che qualsiasi energia vada messa nel gruppo squadra per raggiungere i playoff, non bisogna disperderne su un altro piano».

Non mancano le buone notizie, Oliveri sta bene e si candida a una maglia da titolare: «Ha lavorato bene durante la sosta, diventa una possibilità vederlo nello scacchiere iniziale della squadra. Lui può aiutrarci anche nella fase offensiva. È indubbio come qualche gol in più ci avrebbe permesso di fare un balzo importante in classifica. Nel finale del campionato le partita sono diverse perché la posta in palio sale, ma è un dato di fatto che dobbiamo migliorare sul piano della pericolosità. Falletti? Aveva la febbre contro la Salernitana, ha lavorato bene smaltendo l’influenza. È un ragazzo che si candida a poter giocare in quel reparto, ora sono solo scelte tecniche».

«Un Bari frenato dalle troppe vittorie sfumate nonostante buone prestazioni», l’opinione di Maita espressa in settimana. «Quelle rimonte che abbiamo subito non hanno alimentato l’entusiasmo di cui aveva bisogno la squadra, ottime prestazioni che per dettagli non sono state portate a casa. È importante lavorare in un ambiente dove c’è entusiasmo, questo può aver influito sul nostro percorso, è un fattore, gli altri non da analizzare. Io poco coraggioso? Non dico niente riguardo questo pensiero: so cosa dico ai miei calciatori nello spogliatoio, so che facciamo un calcio aggressivo, rischiamo gli uno contro uno a tutto campo e se questo non è coraggio... Forse qualcuno vuole che andiamo tutti in avanti e poi perdiamo le partite. La prima cosa che chiedo ai calciatori è il coraggio di osare sempre».

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