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Bari, giro di vite del Comune sulla sicurezza urbana: multe e allontanamento per parcheggiatori abusivi e ubriachi

 
Redazione online

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Bari, parcheggiatore abusivo minaccia donna che non vuole dargli soldi: arrestato

L’ordinanza riguarda diverse zone, tra cui Corso Cavour, Piazza Aldo Moro, il lungomare di Crollalanza, diverse strade di Japigia, San Pasquale, Poggiofranco e Torre a Mare

Giovedì 20 Marzo 2025, 19:06

BARI - Il Comune di Bari ha introdotto nuove misure per garantire il decoro e la sicurezza urbana in alcune aree sensibili della città. Il provvedimento, contenuto nell’articolo 13 bis del Regolamento di Polizia Urbana, prevede sanzioni amministrative e ordini di allontanamento per chiunque ostacoli la fruizione degli spazi pubblici attraverso attività illecite.

L’ordinanza riguarda numerose strade, litorali e istituti scolastici distribuiti nei vari quartieri di Bari. Tra le zone più importanti figurano Corso Cavour, Piazza Aldo Moro, il lungomare di Crollalanza, diverse strade di Japigia, San Pasquale, Poggiofranco e Torre a Mare, oltre ai principali atenei e istituti scolastici della città.

Chiunque venga sorpreso a fare il parcheggiatore abusivo, compiere atti contrari alla pubblica decenza, ubriacarsi in luogo pubblico o vendere merce senza autorizzazione rischia una multa tra 100 e 300 euro, oltre a un ordine di allontanamento immediato dalla zona in cui è stata commessa l’infrazione.

Il provvedimento rientra nell’applicazione della Legge n. 48/2017 sulla sicurezza urbana, che consente ai Comuni di adottare misure restrittive per tutelare il decoro, la vivibilità degli spazi pubblici e la sicurezza dei cittadini.

“Questa modifica, con l’introduzione dell’articolo 13 bis, nel regolamento di Polizia urbana, è frutto di un lungo lavoro di analisi, istruttoria, operazioni sul campo, collaborazione istituzionale con Questura e Prefettura e approfondimenti normativi condotto dalla nostra Polizia locale - spiega l'assessora alla Vivibilità urbana e ai controlli, Carla Palone -. Il nostro obiettivo non è la repressione ma la promozione di condizioni di vivibilità per la nostra città, dove ogni giorno transitano migliaia di cittadini e turisti. Sappiamo che l’estorsione e l’accattonaggio sono reati che influiscono non solo sulla sicurezza dei cittadini ma aumentano la percezione di degrado fisico e sociale di un’area. Per questo abbiamo ampliato le zone di applicazione della legge nazionale ai siti sensibili ma anche a tutti quei luoghi oggetto di sviluppo della città, come ad esempio i litorali”.

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