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Crollo palazzina Bari, demolizione alla fase finale: altri rinforzi in via Pinto 16

Crollo palazzina Bari, demolizione alla fase finale: altri rinforzi in via Pinto 16

 
Davide Lattanzi

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Davide Lattanzi

Crollo palazzina Bari, demolizione alla fase finale: altri rinforzi in via Pinto 16

Puntellato pure il quarto piano dell’edificio connesso a quello crollato

Martedì 18 Marzo 2025, 09:37

BARI - Entra nella fase decisiva la demolizione controllata dell’edificio crollato lo scorso 5 marzo in via Pinto 6. Dopo l’interruzione di domenica, ieri nella zona sono ripresi i lavori finalizzati alla rimozione della porzione residua del fabbricato imploso tredici giorni fa.

Nel dettaglio, questa fase dell’opera si sta concentrando su un aspetto fondamentale per «salvare» la palazzina di via Pinto 16, ovvero la più «dipendente» da quella crollata. Il fabbricato, infatti, è parso subito in una situazione critica, persino compromessa negli ultimi due piani.

Tuttavia, sarebbe sempre più convincente la soluzione emersa nelle ultime ore. I tecnici del civico 16, infatti, hanno autorizzato prima il rinforzo del terzo piano grazie all’apposizione di una trave di sostegno, mentre proprio ieri un’operazione analoga è stata condotta anche sul quarto piano dello stabile. L’intervento è reso possibile grazie all’apposizione di puntelli in grado di reggere ciascuno circa sei tonnellate: al momento ne sono stati utilizzati oltre una decina al fine di ridurre esponenzialmente il rischio di un successivo collasso della struttura in conseguenza alla demolizione in corso del civico 6.

Le ricostruzioni dello storico delle palazzine di via Pinto, infatti, hanno confermato l’inscindibile connessione tra i civici 6, 16 e 22: non a caso in quest’ultimo i residenti hanno l’obbligo di sgombero negli orari dei lavori. La sopraelevazione in serie dei piani superiori (prima al sei, poi al 16, quindi al 22), infatti, ha creato una sorta di «edificio aggregato» che vede ognuno dei piani aggiunti scaricare il suo peso non sulle fondamenta del palazzo, bensì sulle pareti dei fabbricati confinanti. L’opera di rinforzo in via Pinto 16 consentirà una più vasta gamma di opzioni quando si dovrà affrontare il futuro dello stabile partendo dalla sua messa in sicurezza: un aspetto che, tuttavia, potrà essere esaminato dai proprietari degli appartamenti soltanto quando sarà ultimata la demolizione del numero 6.

Intanto, le operazioni di abbattimento, che hanno tenuto un ritmo sostenuto, oggi riprenderanno a pieno regime. Ormai resta ben poco del troncone «sopravvissuto» al crollo: se tutto procederà secondo il cronoprogramma stilato dall’azienda incaricata, la demolizione sarà ultimata entro la fine della settimana. Il passaggio successivo riguarderà lo spostamento e lo smaltimento delle macerie che, in un primo momento, saranno smistate dalla zona delle palazzine attigue a quella del cratere, per poi essere definitivamente rimosse. Già il primo passaggio, tuttavia, si rileverà determinante per i primi rientri in casa.

È ipotizzabile che entro i primi giorni della prossima settimana possano tornare nelle loro abitazioni i residenti dei civici 4,6 e 8 di via De Robertis, sgomberati fin dal 5 marzo: tali famiglie hanno rivisto le loro case soltanto per pochi minuti prima dell’avvio dei lavori, per prelevare beni di prima necessità. Indefinibili sicuramente lunghe, invece, le tempistiche per chi vive in via Pinto 16. È plausibile che la soluzione trovata dal Comune allo studentato Adisu di via Camillo Rosalba sia mantenuta almeno fino all’estate, ma non potrà essere «definitiva», soprattutto quando la struttura riprenderà a funzionare a pieno regime secondo la sua destinazione originaria. L’auspicio è che, almeno, entro l’arrivo della bella stagione sia definita una strategia che consenta di stabilire tempi più scanditi per decine di persone ora in preda alla massima incertezza.

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