BARI - Un’opera incessante per garantire il diritto all’abitazione. Secondo i dati riferiti all’anno 2024, l’Arca - l’Agenzia regionale per la casa e l’abitare - ha denunciato 57 occupazioni abusive di case popolari nella città di Bari. Oltre la situazione di tali alloggi, sono state sventate ulteriori 30 occupazioni illegittime grazie al lavoro delle forze dell’ordine. Allargando lo spettro dell’indagine, attualmente sono 571 (su un totale di 8500) le case di proprietà dell’Arca occupate abusivamente nell’intera città, mentre, prendendo come riferimento la regione, risultano circa quattromila su un totale di 65mila. «Ogni volta che qualcuno sottrae illegittimamente una casa popolare significa che sta negando un diritto a chi, invece, ha delle reali necessità. Ed è una vera vergogna», sottolinea l’amministratore unico di Arca Puglia, Piero De Nicolo.
«Riappropriazione» a Madonnella Proprio ieri, l’Arca ha recuperato un alloggio nel quartiere Madonnella, ovvero una delle zone del capoluogo più delicate sul fenomeno dell’abusivismo. L’appartamento fa parte del complesso «Duca degli Abruzzi» che sorge tra piazza Diaz e corso Sonnino. La casa risultava disabitata: recentemente all’interno si sarebbero svolti anche alcuni lavori di adeguamento. «È un’operazione che ci rende particolarmente orgogliosi in quartiere delicato, nel quale stiamo assistendo ad una serie impressionante di case occupate. Purtroppo, il problema risiede sempre nel numero insufficiente di segnalazioni o denunce, purtroppo anchedas parte degli stessi amministratori di condominio che spesso non agiscono ammettendo candidamente di avere paura di eventuali conseguenze. L’attività di repressione andrebbe rafforzata per ripristinare la legalità». A tal proposito, De Nicolo ha sovente sottolineato l’esigenza di disporre un pool dedicato a tale attività.
Prossimi interventi al San Paolo Il 14 marzo, intanto, è programmato un nuovo sgombero al quartiere San Paolo, altra zona che spesso ha proposto un copione ripetuto su tale situazione.
Basti pensare che, soltanto qualche settimana fa, è stato sequestrato un immobile popolare occupato abusivamente che presentava addirittura lavori edili non autorizzati per ampliarlo, per di più adibito a circolo ricreativo spacciato per sede di un’associazione politica.
Una vecchia battaglia, in tale zona della città, che più volte è finita nelle aule di giustizia. È ancora in corso, infatti, il processo nei confronti di 34 persone, delle quali molte risultano imparentate tra loro, accusate di aver occupato abusivamente decine di appartamenti. Alcuni di loro, nonostante il presunto illecito risalga ad alcuni anni fa, risultano ancora presenti in tali alloggi, senza alcun titolo. Nel caso specifico, si tratta addirittura di venti case popolari in tre complessi di palazzine tra via Candura, via Maria Monti e via Ciusa. Molti dei 34 imputati sono pregiudicati, mentre altri sono detenuti. In alcune si tratta addirittura di marito e moglie, in altri di genitori e figli. Tutti - come risulta dalle verifiche degli inquirenti baresi - avrebbero invaso strutture al piano terra dei palazzi di proprietà dell’Arca, quindi sale condominiali, trasformando gli spazi in vere e proprie abitazioni.