Sabato 06 Settembre 2025 | 06:34

Bari, per l'ordinanza anti buste nere restano tre settimane di tolleranza

 
Bari, per l'ordinanza anti buste nere restano tre settimane di tolleranza

Da inizio mese è obbligatorio usare le buste semi trasparenti. Da marzo multe salate: potranno variare dal minimo di 25 euro fino a 500 euro

Giovedì 06 Febbraio 2025, 12:52

BARI - Al momento restano tre settimane di «tolleranza» con la previsione di implementare la diffusione delle nuove regole ambientali. Affidandosi ad associazioni, comitati di quartiere e alle parrocchie per informare il più possibile i cittadini, soprattutto quelli più anziani.

A Bari tiene ancora banco l’ordinanza «anti-bustoni neri», il provvedimento con il quale da inizio mese sono stati tassativamente banditi per consentire sia un corretto conferimento dei rifiuti e sia per rendere più facili i controlli visivi degli operatori della raccolta e della polizia locale sulla conformità del rifiuto differenziato.

Un’ordinanza sindacale che però ha creato una certa perplessità tra i consiglieri comunali tanto da spingerli - è successo nei giorni scorsi nella commissione consiliare Trasparenza su sollecitazione di Marco Bronzini (Pd) – a inviare una nota all’Amiu per chiedere chiarimenti sul tema e sulle modalità di applicazione. Non tanto nel merito della questione (nessuno obietta sulla necessità di stanare i furbetti e gli sporcaccioni della differenziata) ma sui tempi. Per molti il mese di tolleranza concesso dal Comune – in realtà quattro settimane visto che le sanzioni partiranno dal primo marzo – non risulterebbe sufficiente né a informare capillarmente la cittadinanza né a consentire alle utenze domestiche, a quelle commerciali e ai rivenditori lo smaltimento delle scorte di sacchetti già acquistati. Creando di fatto possibili disagi.

Sul caso arrivano però le rassicurazioni dell’assessora all’Ambiente Elda Perlino: «Mi fa piacere accogliere la sollecitazione dei consiglieri comunali che ci offrono l’occasione per tornare, ancora una volta, sulla questione. Abbiamo scelto di vietare l’utilizzo dei sacchi neri mutuando una buona pratica già in uso in tantissime città d’Italia, come Milano dal 2012), Roma e Napoli dal 2019) ma anche in tanti Comuni pugliesi, penso a Bitetto, Mola di Bari, Trani, Locorotondo, Cavallino, San Severo, per limitare il più possibile la cattiva abitudine di eludere le regole della raccolta differenziata occultando i propri rifiuti nei bustoni neri».

«Proprio per andare incontro ai cittadini e a tutte le attività economiche che, legittimamente, potrebbero avere bisogno di tempo per condividere questa buona prassi, il provvedimento prevede una gradualità nelle modalità di applicazione, con un mese di tolleranza durante il quale contiamo di coinvolgere quanti più soggetti possibili», sottolinea l’assessora Perlino.

Dopo questo prime mese di rodaggio, le sanzioni saranno infatti applicabili da sabato 1 marzo e potranno variare da un minimo di 25 sino a un massimo di 500 euro, con un importo sicuramente più alto rispetto ad altre città italiane. «Non c’è una presa di posizione da parte dell’amministrazione comunale contro i sacchi neri – spiega l’assessora - ma contro chi non rispetta le regole della raccolta differenziata a scapito dei cittadini che invece, con impegno e solerzia, lo fanno. I costi del conferimento dei rifiuti indifferenziati sono diventati insostenibili e rischiano di ricadere sulla Tari che tutti siamo chiamati a pagare».

«Per questo – conclude - rinnovo ai consiglieri il mio ringraziamento e chiedo loro di aiutarci, ove possibile, a diffondere la comunicazione a vantaggio di tutti, soprattutto di chi rispetta le regole e l’ambiente urbano».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)