Sabato 06 Settembre 2025 | 11:26

Migranti e richieste di asilo, è di Bari il primato delle cause

 
ISABELLA MASELLI

Reporter:

ISABELLA MASELLI

Migranti e richieste di asilo, è di Bari il primato delle cause

L’allarme dei giudici: i rampolli dei clan protagonisti nella movida violenta. «Criminalità minorile sempre più protesa verso particolare aggressività»

Lunedì 27 Gennaio 2025, 12:42

BARI - Il Cpr di Bari rischia di diventare una emergenza nazionale. L’allarme è stato lanciato nei giorni scorsi dal presidente della Corte di Appello del capoluogo pugliese, Franco Cassano, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario. Il presidente Cassano ha spiegato che «la scelta legislativa di affidare alle Corti di Appello la competenza sulle convalide dei provvedimenti di trattenimento dei migranti adottati dai Questori del distretto, nonché i reclami contro i provvedimenti dei giudici di primo grado relativi alla sospensione dell'esecutività dei dinieghi della protezione internazionale» ha «sconvolto gli assetti organizzativi della Corte», parlando di «numeri impressionanti».

Nei primi 15 giorni di applicazione della legge sono sopraggiunti 54 procedimenti di convalida, ed è «facile prevedere» secondo Cassano «che a fine anno conteremo oltre mille procedimenti». Con la conseguenza che presto i turni andranno estesi a tutti i magistrati del penale. Tale situazione rende in questo momento la Corte di Bari «la più gravata in Italia», probabilmente - ragiona il presidente della Corte di Appello - per la scelta di dirottare sul locale Cpr (il Centro per i rimpatri di palese), la cui ricettività è stata rafforzata, molti migranti provenienti da ogni parte d’Italia.

Per far fronte a questa situazione «tocca allora sottolineare la necessità di un celere incremento degli organici, quantomeno per le Corti nel cui territorio hanno sede i Cpr - dice Cassano -, ovvero rappresentare con dispiacere il rischio che, in conseguenza di queste nuove competenze, sia inesorabilmente pregiudicato il conseguimento degli obiettivi del Pnrr» (riduzione del Disposition Time e abbattimento dell’arretrato).

Ma quella dell’immigrazione non è l’unica materia che desta preoccupazione. Anzi. Sono la mafia e la criminalità giovanile a continuare ad occupare la grande attenzione della magistratura inquirente. In particolare gli «episodi di violenza eclatante che si stanno consumando da qualche tempo nei locali notturni della provincia barese e della vicina Bat, protagonisti alcuni gruppi di giovanissimi rampolli delle più note consorterie criminali del capoluogo». «Il comune denominatore che unisce questi allarmanti episodi - viene evidenziato nella relazione - è costituito dalla esaltazione della prepotenza e della violenza quale mezzo di affermazione pubblica della caratura criminale di tali giovani, che cercano la rissa e la provocazione. Essi di solito pretendono apertamente ed ottengono di entrare nei locali notturni senza pagare ingresso e consumazioni, pretendono altrettanto apertamente (perché tutti vedano) ed ottengono di entrare senza alcun controllo da parte degli operatori della vigilanza (quantomeno negligenti) in modo da introdurre liberamente armi (di cui sono abitualmente dotati) e stupefacenti e cercano apertamente e senza una valida ragione lo scontro con altri soggetti individuati come appartenenti ad altre famiglie o ad altri contesti territoriali».

«Allarmanti» vengono definiti, inoltre, i dati della Procura minorile sui reati di violenza sessuale e stalking commessi da minorenni: 34 denunce in materia di delitti contro la libertà sessuale, con un aumento rispetto all’ultimo anno pari al 10% ed un incremento medio nel triennio del 29%. Anche con riferimento al reato di stalking, si registra un incremento, rispetto all’analogo periodo precedente, pari al 36%, con un incremento medio nel triennio pari al 28%. “Si tratta di dati numerici - stigmatizza la relazione che fotografa l’evoluzione della delittuosità tra luglio 2023 e giugno 2024 - che confermano una criminalità minorile sempre più protesa verso la commissione di reati caratterizzati da particolare aggressività».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)