BARI - La sospensione della licenza al Piccolo bar di via Cognetti, nel cuore della movida del quartiere Umbertino, «non ha natura afflittiva e sanzionatoria, bensì cautelare e preventiva, in quanto essenzialmente finalizzata a evitare la consumazione di reati e turbative dell’ordine pubblico, senza implicazione soggettiva nei confronti del titolare dell’esercizio». Il provvedimento è legittimo, quindi, secondo il Tar, che ha rigettato l’istanza cautelare contro la sospensione dell’attività per quindici giorni disposta dalla Questura l’11 dicembre.
Nell’ordinanza i giudici ricordano che a giugno scorso i carabinieri avevano segnalato che, nel corso di numerosi interventi fatti dai militari del nucleo radiomobile, tra gennaio e maggio 2024, in differenti fasce orarie di apertura, «è stato accertato che il pubblico esercizio è abitualmente frequentato da soggetti gravati da precedenti penali e di polizia di significativo allarme sociale», evidenziando anche «il ripetuto verificarsi di risse all’interno e all’esterno del medesimo esercizio, con conseguente disturbo della quiete pubblica e minaccia alla pubblica sicurezza».
Il Tar richiama, nel motivare il rigetto, l’art. 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza che «prevede i casi in cui può provvedersi alla sospensione della licenza di un esercizio (quando all’interno dello stesso si verifichino tumulti o gravi disordini, quando sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o quando, comunque, costituisca pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini)» e «dispone la possibilità di revoca della licenza ogniqualvolta i fatti che hanno determinato la sospensione si reiterino nel tempo». Secondo i giudici proprio come in questo caso, senza incolpare i titolari del bar.
Qualche giorno dopo il provvedimento della Questura, lo stesso Tar - con un decreto cautelare urgente - aveva bloccato la sospensione dell’attività, ritenendo che «i reiterati episodi di risse verificatisi nel bar non sono, di per sé, indicativi del fatto che quel locale sia un ritrovo di pregiudicati, quanto piuttosto del fatto che esso sia ubicato in una zona mal frequentata», consentendo così al locale di restare aperto e continuare a lavorare, almeno per tutto il periodo natalizio, e rinviando la decisione a dopo le feste. Ora il verdetto è arrivato: il bar di via Cognetti deve restare chiuso per 15 giorni, perché «l’operatività del pubblico esercizio - stando al provvedimento di sospensione della licenza - costituisce pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica».