MOLFETTA - Torna sotto i riflettori la questione incroci semaforici. Dopo le segnalazioni dei mesi scorsi da parte di diversi cittadini rimasti vittime dei più classici dei sinistri, il problema è tornato a manifestarsi nei giorni scorsi. Soltanto nella giornata di ieri è stato ripristinato il corretto funzionamento del semaforo di via Edoardo Germano che tanto aveva fatto discutere nei giorni che hanno preceduto e seguito il Natale. Sia il rosso che il verde rimanevano contemporaneamente accessi, mandando in confusione gli automobilisti.
Un fatto che apparentemente fa sorridere, ma che ha rischiato di provocare decine di sinistri e di investimenti di pedoni sulle strisce pedonali. Quello in questione è uno degli incroci più trafficati della città in cui il corretto funzionamento dei semafori è fondamentale per garantire il normale flusso del traffico.
Nei mesi scorsi, qualcuno aveva definito quello di Molfetta il peggior sistema semaforico della provincia di Bari a causa della disattivazione con il conseguente mancato funzionamento di diversi impianti. Sempre nei mesi scorsi era stato il consigliere comunale di “Rinascere” Felice Spaccavento a sollevare la questione. Quest’ultimo, con un video divenuto virale in rete, ha sottolineato un dato allarmante per la sicurezza degli automobilisti e dei pedoni: quattro chilometri senza semafori, o meglio con semafori spenti o lampeggianti. Partendo da via Giovinazzo, nell’ordine, sono quattro i semafori non funzionanti: all’intersezione con la Prima Cala, i due con al centro il Dok, il quarto all’incrocio con via Baccarini. Poi proseguendo su via Sergio Pansini, alla piazzetta di Santa Teresa, vi è l’ennesimo semaforo non funzionante».
Manca la manutenzione, ma soprattutto la programmazione della sostituzione dei vari pezzi di ricambio che sicuramente mancano - ha sentenziato Felice Spaccavento - Si crea un problema di sicurezza per automobilisti e pedoni, per i cittadini». Il consigliere di “Rinascere” nella sua analisi, tralascia le importanti arterie non sempre semaforizzate. Via Achille Salvucci, angolo parrocchia Sant’Achille per lo snodo che porta al liceo Scientifico e ITIS da un lato e a via La Malfa dall’altro lato, contra tre semafori spenti da anni.
Quello che accade spesso a Molfetta è l’assenza o lo spegnimento di alcuni principali semafori cittadini e la costruzione di rotonde per snellire il traffico. «Da più di un anno - è lo sfogo di un cittadino - i semafori che collegano via Giovinazzo alla villa sono lampeggianti. È un pericolo per i residenti e per tutti coloro che circolano in zona con l’auto e non solo. È da tempo che lamentiamo problemi del genere nella nostra città ma nulla è ancora cambiato».
Non sono pochi i sinistri registrati negli ultimi mesi a causa dei semafori spenti e collegati anche ad attraversamenti pedonali. Le segnalazioni dei cittadini all’Amministrazione Comunale e al Comando della Polizia Municipale ormai non si contano più e pongono come punto di attenzione la tutela della propria incolumità. Tranne in alcuni casi, siamo dinanzi ad impianti semaforici vetusti e di conseguenza malfunzionanti. Impianti risalenti ad oltre 20-25 anni, non più riparabili, a cui, tuttavia, va trovata una soluzione.