Sabato 06 Settembre 2025 | 12:02

Mazzette Asl Bari, anche il funzionario Iacobellis chiede di essere interrogato

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

Mazzette Asl Bari, Sansolini sapeva di essere nel mirino

L'uomo è in carcere dal 12 novembre con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, al falso e alla turbata libertà degli incanti

Martedì 03 Dicembre 2024, 19:20

19:21

BARI - Ha chiesto di essere interrogato Nicola Iacobellis, il funzionario della Asl di Bari in carcere dal 12 novembre con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, al falso e alla turbata libertà degli incanti. Iacobellis, assistito dagli avvocati Alessandro Faggiani e Antonio Portincasa, si era avvalso della facoltà di non rispondere in sede di interrogatorio di garanzia, ma a oltre due settimane dall’arresto ha deciso di chiarire la sua posizione agli inquirenti. Per i pm, avrebbe avuto un ruolo di vertice nell’associazione e avrebbe «coniato un raffinato meccanismo di occultamento delle tangenti, mediante l’acquisto di beni di lusso», come si legge nell’ordinanza di custodia cautelare.

«Dopo aver scelto degli oggetti di lusso dai cataloghi presenti sui siti web di noti marchi - si legge ancora - rilevava il codice identificativo dell’articolo prescelto e demandava altri soggetti», gli imprenditori Nicola Minafra e Giovanni Crisanti, arrestati nell’ambito dell’inchiesta «a provvedere direttamente all’acquisto». Iacobellis, per gli inquirenti, avrebbe ottenuto negli anni «proventi illeciti verosimilmente» per 115mila euro, e avrebbe usato una stampante del suo ufficio per nascondere i contanti.

Ai domiciliari è anche finita sua moglie, Paola Andriani, che avrebbe istigato il marito a «ottenere illecite utilità» per «la sua bramosia nel desiderare oggetti di lusso o di godere di un’agiatezza e un tenore di vita incongruo rispetto agli introiti di famiglia leciti». La scorsa settimana un altro funzionario finito in carcere, Nicola Sansolini, ha ottenuto i domiciliari dopo aver ammesso di aver ricevuto tangenti e parlato agli inquirenti anche di fatti nuovi. Per la funzionaria Concetta Sciannimanico il tribunale del Riesame ha invece respinto la richiesta dei domiciliari. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)