BARI - L’indagine a suo carico si era conclusa con un provvedimento di archiviazione. Ma secondo il Csm il giudice civile Giuseppe Marseglia avrebbe commesso una «scorrettezza» nella sentenza con cui nel 2013 liquidò un milione e 400mila euro ai genitori di una 23enne morta in un incidente stradale, applicando parametri di valutazione molto superiori rispetto a quelli previsti dalle tabelle di Milano. Per questo la Disciplinare presieduta dal vicepresidente Fabio Pinelli ha inflitto al magistrato, che è anche componente del Consiglio giudiziario di Bari, la sanzione della censura.
Tutto parte dall’indagine della Procura di Potenza in cui, a gennaio 2021, vennero arrestati tra gli altri il giudice Gianmarco Galiano e la ex moglie, l’avvocato Federica Spina, con le accuse di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari. In questo contesto venne ipotizzata l’accusa di abuso di ufficio nei confronti di Marseglia che nel 2013, quando era collega di Galiano alla sezione distaccata del Tribunale di Francavilla, avrebbe condannato una compagnia di assicurazioni a risarcire con un milione e 400mila euro i genitori di una ragazza morta in un incidente stradale che erano assistiti dalla moglie di Galiano (poi nominata erede e alla fine pagata con 289mila euro in nero). La sentenza di Marseglia venne in parte sospesa dalla Corte d’appello di Lecce, che rinnovò la consulenza tecnica...