BARI - I beni della figlia del narcotrafficante 69enne di Madonnella Giuseppe Di Cosimo non andavano sequestrati e confiscati. A oltre due anni dal provvedimento del Tribunale di prevenzione di Bari che aveva posto i sigilli a una villa a Torre a Mare da 300mila euro (oltre ad altri beni, tra cui un garage in via Carulli, già restituiti), i giudici della Corte d’Appello hanno revocato la confisca e restituito la casa alla donna.
L’immobile, inizialmente intestato all’ex braccio destro di Di Cosimo, Savino Lastella, morto nel 2013, da quest’ultimo era stato lasciato in eredità alla figlia del pluripregiudicato. Lastella, infatti, aveva acquistato la villetta a ottobre 2003 e ne aveva trasferito la proprietà ad Antonia Emilia Di Cosimo, con testamento olografo, oltre nove anni dopo, a gennaio 2013, pochi mesi prima del suo decesso. Secondo gli inquirenti antimafia e i giudici di primo grado del Tribunale di prevenzione, l’intestazione della villa sarebbe stata fittizia, ritenendo cioè che fosse stata comprata direttamente da Di Cosimo, con i proventi del traffico di droga, e che quel testamento fosse un modo per far ritornare l’immobile nella disponibilità del 69enne...
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