BARI - Resta in carcere Giacomo Olivieri, l’ex consigliere regionale arrestato il 26 febbraio nell’ambito del blitz Codice Interno. Lo ha deciso il gup De Salvatore respingendo l'istanza di domiciliari presentata dagli avvocati Gaetano e Luca Castellaneta sulla base delle pronunce della Cassazione sugli altri coimputati.
Olivieri è in carcere a Lanciano in un reparto di alta sicurezza, accusato di associazione a delinquere finalizzata al voto di scambio politico-mafioso per aver comprato voti a favore della moglie Mari Lorusso per le elezioni comunali di Bari del 2019. I difensori annunciano che impugneranno il provvedimento sottolinenando che Olivieri si trova da otto mesi detenuto "in regime di massima sicurezza As3" e che per lui erano stati chiesti i domiciliari con braccialetto elettronico, ma il gup ha ritenuto di confermare il carcere dato il suo "perdurante attivismo" in politica e la vicinanza "ad un personaggio inserito in un contesto delinquenziale di tipo associativo mafioso". Nello stesso procedimento, sottolineano gli avvocati, per altri coimputati "per gli stessi reati o per reati più gravi" la misura cautelare era stata revocata o sostituita.