BARI - Il futuro di uno dei principali impianti della città è avvolto in un gigantesco punto interrogativo. Passano i mesi, ma una schiarita sembra ancora lontana sul destino del centro sportivo Bellavista. Preoccupa, in particolare, la situazione del palazzetto, ormai abbandonato da quasi un anno. Le ragazze della Tris Volley erano state le ultime ad usufruire della grande palestra, ma da Natale 2023 hanno dovuto arrendersi a condizioni che la rendevano completamente inagibile: acqua che entra dal tetto, pioggia che si accumula e si smaltisce dopo giorni, il riscaldamento non funzionante. Tutti segni del cedimento, peraltro evidenti ormai da più di dieci anni.
IL PROGETTO IN DETTAGLIO - La gestione della struttura è affidata in concessione alla Fidal (federazione italiana atletica leggera) Puglia che, aggiudicandosi il bando nazionale «Sport e Periferie» aveva completamente ammodernato la pista di atletica (con un esborso complessivo di 800mila euro), inaugurata a gennaio 2022 alla presenza del presidente del Coni Giovanni Malagò. Successivamente, sono stati stanziati altri 700mila euro per un intervento ben più corposo che non avrebbe riguardato soltanto il recupero del palazzetto, ma anche tecnologie più moderne come l’installazione di pannelli solari, di un nuovo impianto con pompa di calore per riscaldamento e il raffreddamento, il rifacimento degli spogliatoi e degli alloggi del custode, nonché la messa a nuovo del manto erboso del campo di calcio (che oggi versa in una situazione di totale degrado).
BLACKOUT FIDAL-COMUNE Il progetto complessivo, dunque, era pronto e già studiato dalle professionalità che avrebbero dovuto realizzarlo. I fondi assegnati specificamente alla Fidal per i lavori di recupero, tuttavia, sono rimasti finora inutilizzati: la causa del blackout pare che risieda in un mancato via libera dell’amministrazione comunale ad un rinnovo pluriennale della gestione della struttura. In mancanza di assolute garanzie, la federazione ha posto il programma in standby. Da Palazzo di Città, tuttavia, emerge che non esisterebbe alcun pregiudizio all’avvio anche immediato dei lavori dato che comunque è in vigore una concessione alla Fidal fino a giugno 2026. In attesa di una schiarita, la certezza è che il palazzetto non ha ricevuto alcun intervento dal lontano 1997 quando Bari ospitò i Giochi del Mediterraneo.
IN ATTESA DEL NUOVO PRESIDENTE Nel frattempo, alla Fidal si attendono le elezioni del presidente regionale, in programma per il prossimo 23 novembre. La Federazione non ha una guida da metà settembre, in seguito alle dimissioni di Giacomo Leone (il campione di Francavilla Fontana, vincitore della maratona di New York nel 1996) che era in carica dal 2016. L'auspicio è che il nuovo vertice del comitato pugliese riprenda il dialogo e a stretto giro emerga una soluzione definitiva. I tempi tecnici per avviare e completare i lavori entro metà 2026 ci sarebbero, a patto di sbloccare velocemente l’impasse.
Intanto, oltre dieci società di atletica leggera continuano ad allenarsi al Bellavista: tra gli atleti che utilizzano la struttura, spicca anche il biscegliese Carmelo Musci, azzurro nel lancio del peso. La pista di atletica, inoltre, è utilizzata anche da alcune scuole superiori con indirizzo sportivo. Tuttavia, si tratta di una fruizione molto parziale di un centro che, secondo le intenzioni della precedente amministrazione comunale, sarebbe dovuto diventare «il nuovo polo sportivo della città». La scorsa settimana, in zona è stato effettuato un sopralluogo del sindaco Vito Leccese, ma oggetto delle attenzioni è stato il Parco Bellavista, inserito nell'ambizioso progetto «Costa Sud».
Il palazzetto del centro sportivo, invece, continua a cadere a pezzi, in attesa di un intervento imprescindibile per restituire alla comunità un presidio che potrebbe supportare molteplici discipline e l'attività di decine di società sportive.