Sabato 06 Settembre 2025 | 06:27

Bari, dopo il comunicatore l’Università vuole assumere anche un tutor con le stellette

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Bari, l’Università vuole anche un tutor con le stellette

Spuntano diversi concorsi con un solo posto, ma riservato ai militari. Ordine dei giornalisti e Assostampa: ritirare il bando

Martedì 08 Ottobre 2024, 12:50

13:02

BARI - Anche il supervisore dei tutoraggi dell’Università di Bari dovrà aver indossato le stellette. Non c’è solo il bando per comunicatore, di cui la «Gazzetta» ha raccontato sabato, tra quelli in cui l’ateneo barese ha previsto la riserva a favore degli ex militari. Pure il concorso per assumere un (unico) funzionario amministrativo-gestionale destinato a occuparsi di orientamento e tutoraggio contiene, infatti, la clausola che privilegia quanti hanno svolto servizio militare come volontari in ferma breve o allievi ufficiali.

La scelta è formalmente legittima, per quanto - di norma - nei concorsi pubblici i posti riservati non possano superare la metà di quelli messi a concorso. E infatti l’Università di Bari ha contemporaneamente bandito altri concorsi a tempo indeterminato che rispettano questo criterio: quello per collaboratori amministrativi da due posti, di cui uno riservato a volontari del Servizio civile, o quello per cinque funzionari esperti in offerta formativa, di cui due riservati alle forze armate e uno al Servizio civile, o ancora quello per due tecnici del laboratorio di Fisica, di sui uno riservato alle forze armate. Mentre quello per il comunicatore e quello per il funzionario addetto ai tutoraggi sono unici e riservati ai militari, così come l’altro concorso per tecnico di laboratorio di Medicina è riservato ai volontari del Servizio civile.

È difficile cogliere la logica dietro questa scelta: per essere davvero trasparenti era sufficiente accorpare le selezioni per categoria e funzione, e riservare la metà dei posti. L’Università non fornisce spiegazioni: il rettore non ha ritenuto di rispondere alle richieste di chiarimenti.

Intanto ieri l’Ordine dei giornalisti e l’Assostampa di Puglia hanno chiesto all’Università il ritiro del bando per il comunicatore. «Meriterebbe un premio per la creatività - è detto in un comunicato che riprende quanto raccontato sabato su questo giornale -. La lettura dei requisiti necessari per la partecipazione, dalla riserva per ex appartenenti alle forze armate alle lauree, lascia intendere che si tratti di un bando “sartoriale” e che la selezione sia soltanto una fastidiosa formalità, necessaria perché così richiede la legge». Assostampa e Ordine ritengono che questo approccio sia «inaccettabile e rappresenti un chiaro tentativo di aggirare le norme di legge che impongono per alcune attività l’iscrizione all’albo nazionale dei giornalisti, oltre che uno schiaffo alle legittime aspirazioni occupazionali di tanti giovani laureati dello stesso Ateneo», soprattutto perché la stessa Università condivide con l’Ordine l’organizzazione del Master in giornalismo ma non ha ritenuto di considerarlo nemmeno tra i titoli preferenziali. «Il rettore - conclude la nota - farebbe bene ad annullare tale procedura di selezione, che oltre a rappresentare un colpo per l’immagine dell’Università di Bari, non potrà non dare adito a contenziosi giudiziari».

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