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«Tangenti per gli appalti», al via il processo al Dg di Asset Puglia

 
Redazione online

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Appalti contro il dissesto: la Finanza in Regione negli uffici del commissario

Elio Sannicandro

Il processo su un presunto giro di appalti truccati vede coinvolto anche il direttore generale di Asset Puglia, Elio Sannicandro, accusato di corruzione e turbativa d’asta

Martedì 01 Ottobre 2024, 13:44

BARI - Con la richiesta di costituzione a parte civile della Regione Puglia, del Comune di Ordona (Foggia) e del commissario di governo per il dissesto idrogeologico della Regione Puglia, è cominciato a Bari il processo su un presunto giro di appalti truccati che vede coinvolto anche il direttore generale di Asset Puglia, Elio Sannicandro, accusato di corruzione e turbativa d’asta. In totale gli imputati sono 11, tra cui l’imprenditore di Lucera (Foggia) Antonio Di Carlo, la figlia Carmelisa, il dipendente del Coni Sergio Schiavone e i funzionari della Regione Puglia Leonardo Panettieri e Michele Tamborra.

I fatti contestati a Sannicandro risalgono al 2020, quando ricopriva il ruolo di soggetto attuatore per la Commissione per l'emergenza idrogeologica della Regione Puglia: è accusato di aver ricevuto tangenti per 60mila euro in cambio di appalti in favore delle imprese di Di Carlo per dei lavori da svolgere, a Bari, al torrente Picone e a lama Lamasinata.
Nell’udienza di oggi la Procura ha chiesto la trascrizione di alcune intercettazioni e ha depositato altri documenti, l'udienza è stata aggiornata al 12 novembre per permettere alle difese di esaminare intercettazioni e documenti.
Parte dell’inchiesta coordinata dalla Procura di Bari è poi finita a Foggia, nella cui provincia si sarebbero consumati alcuni dei presunti episodi di corruzione.

Nei confronti di Sannicandro è caduta l’interdizione per un anno dai pubblici uffici, disposta dal gip a novembre 2023 e durata fino a luglio, quando è tornato alla guida dell’Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile per il territorio. La Regione Puglia in questo processo si è costituita parte civile per i capi d’imputazione che non riguardano Sannicandro, per i quali è invece costituito il commissario di governo per il dissesto idrogeologico.

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