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Bari, la no-global rinuncia all'assessorato dopo i post con gli insulti al Papa: «Un anziano molesto» Leccese: parole che non condivido

 
Redazione online

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Bari, gli insulti al Papa della neo assessora no-global: «Un anziano molesto, se lo mandassimo ai giardinetti insidierebbe i bambini»

Carlotta Nonnis Marzano

Le parole su Facebook di Nonnis Marzano designata in giunta da Alleanza Verdi Sinistra: «Le m… che ci governano». E contro i leader del G7: «Speriamo finiscano in ospedale»

Sabato 17 Agosto 2024, 09:52

15:53

BARI - «Non vi sembra arrivato il momento di congedare questo anziano molesto dalle cronache quotidiane e accompagnarlo ai giardinetti per dare il becchime ai passeri? Ah meglio di no, data la tradizione non vorrei rivolgesse piuttosto le sue attenzioni ai bambini». È il post pubblicato su Facebook il 31 maggio da Carlotta Nonnis Marzano, neo-assessore all’Ambiente del Comune di Bari a proposito del Papa.

Parole che le sono costate la rinuncia all'incarico nella giunta guidata da Vito Leccese. Dopo appena poche ore da quando il contenuto dei suoi post (tuttora visibili) è stato reso noto, il Comune ha infatti fatto sapere che Nonnis Marzano, 54 anni, ricercatrice al dipartimento di Biologia dell’Università di Bari indicata da Alleanza Verdi Sinistra, ha preferito fare un passo indietro. «Voglio innanzitutto chiarire - ha fatto sapere Leccese in una nota - che non condivido, nei toni e nei contenuti, i post cui le polemiche si riferiscono ma che, d’altra parte, si tratta pur sempre di libere manifestazioni del pensiero. Sono in contatto con la dottoressa Nonnis Marzano, la quale, consapevole della polemica che si sta sollevando e delle possibili ricadute negative a discapito della serenità di cui ha bisogno per lavorare bene, mi ha comunicato in queste ore di voler rinunciare all’incarico da me conferitole, anche per preservare la sua libertà di pensiero e di parola, e per tutelare la sua reputazione professionale, da sempre riconosciutale in ogni consesso. Reputazione e impegno nelle battaglie ecologiste che mi avevano convinto a sceglierla per affrontare le decisive sfide ambientali che la nostra città ha di fronte».

Il post incriminato è quello in cui Nonnis Marzano commentava un articolo di un quotidiano online a proposito di una frase di Papa Francesco («Il chiacchiericcio è roba da donne. Noi abbiamo i pantaloni, dobbiamo dire le cose»). Il post risale al 31 maggio scorso, e in altri commenti fa emergere la sua anima no-global. I partecipanti al G7 di Savelletri sono definiti «inutili parassiti»: «Fanno bene a proteggerli, perchè in caso contrario ne tornerebbero a casa meno di quelli che sono arrivati», «A questo punto non so se augurarmi uno tsunami, così, veloce veloce, oppure che mangino cozze crude e finiscano in ospedale».

Posizione analoga anche contro il governo Meloni: «Le merde che ci governano», scrive Nonnis Marzano a proposito della proposta di legge per punire i blocchi stradali. Molto simpatica anche con i giornalisti che le hanno dedicato una intervista in campagna elettorale: «I giornalisti possono essere tanto simpatici e tanto volenterosi, ma sospetto che quando a scuola c'era l'ora di Biologia loro si stabilissero al bar». La neo assessore si era candidata alle elezioni di maggio 2024 con Europa Verde, riportando 34 voti.

A fronte di queste esternazioni si era scatenata la protesta unanime di tutto il centrodestra. «Chiedo, insieme a tutto il centrodestra, che venga revocata questa nomina. Senza ulteriori indugi», aveva detto Fabio Romito, candidato sconfitto della coalizione di centrodestra e consigliere comunale e regionale della Lega. «Papa Francesco - ricorda Romito - ha scelto Bari per ben due volte negli ultimi anni. Nel 2018, quando ha scelto la nostra Città per celebrare l’incontro con i Capi delle Chiese Ortodosse, Orientali Ortodosse e Cattoliche Orientali, un evento storico mai ripetuto. Nel 2020, decretando Bari Capitale del Mediterraneo, per un incontro sulla pace. La nostra città non può permettersi un assessore che offende il Santo Padre, che proferisce parole di odio e divisione, che vilipende anche la memoria di una persona che ormai non c'è più, come Silvio Berlusconi, che offende il Governo del Paese. Bari ha bisogno di occuparsi dell’ambiente in maniera seria, competente, moderata, concreta».

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