Bari - Quella che di fatto è la prima ordinanza sindacale dell’era Leccese divide il centrosinistra. La Giusta Causa, fondata dal penalista Michele Laforgia, leader della sinistra in Aula, sulla carta alleato del sindaco gioca in contropiede e ne chiede «l’immediato ritiro». E pensare che ieri mattina i due si erano visti a Palazzo di Città per parlare della formazione della giunta, ormai imminente, in cui potrebbe entrare qualcuno dei laforgiani. Evidentemente non si è parlato a quel tavolo dell’ordinanza anti clochard che, in serata, è stata «cassata» senza appello dal penalista. Diventando un caso politico, a poche ore dalla sua entrata in vigore.
«Apprendiamo con molto stupore, ed anche una certa dose di preoccupazione, dell’ordinanza adottata dal Corpo di Polizia Municipale del Comune di Bari, per la “Tutela della sicurezza urbana di Piazza Aldo Moro e delle Zone Limitrofe”», premette la Giusta Causa che punta il dito su metodo e merito. «Trincerandosi dietro le richieste di prefetto e questore di Bari, la ripartizione Polizia Municipale scrive una ordinanza che il sindaco Leccese firma». Un documento definito «davvero preoccupante per l’approccio» in cui gli uffici comunali sarebbero «capaci non solo di mettere insieme il disordine pubblico e la microcriminalità presenti nelle aree in questione con la presenza di clochard e senza fissa dimora, ma anche di porre sullo stesso piano il divieto di alcolici e della vendita di bevande in bottiglie di vetro nella fascia serale e notturna con l’accatastamento di cartoni, indumenti ed altri effetti personali su panchine e in angoli diversi delle due Piazze in questione».
Troppe cose insieme e ben confuse. Anche perché, secondo la Giusta Causa rendere effettive le sanzioni è complicato trattandosi di indigenti. «Come si possa dare un senso a delle multe comminate a persone senza fissa dimora, e presumibilmente senza mezzi propri, lo sa solo il comandante della Polizia Municipale, ma a noi interessa capire oggi - e all’indomani di una campagna elettorale che anche alla sicurezza urbana (e alla sicurezza sociale!) ha dedicato molto spazio - cosa pensano il sindaco di Bari Vito Leccese e gli eletti della sua maggioranza di misure simili, che tendono ad additare un senza fissa dimora o una persona con dipendenze patologiche come il problema principale dell’ordine pubblico a Bari, e di ricorrere a banali e inutili multe per respingere persone che sono già ai margini della comunità cittadina».
Un approccio che contrasterebbe con le politiche di centrosinistra degli ultimi anni. Ecco perché la Giusta Causa chiede: «l’immediato ritiro di questa ordinanza», mettendo in campo piuttosto «misure più efficaci di presidio di quelli ed altri spazi e di inclusione delle persone che prima di ogni altro cittadino vivono il degrado di quelle piazze». Insomma, l’ordinanza nel mirino viene giudicata solo come una misura «evidentemente di facciata, assolutamente inefficace dal punto di vista della dissuasione, oltre che inesigibile in quanto diretta a persone che non possiedono nulla: persone senza fissa dimora ed emigrati».