NOICATTARO - Il principale frutto dell’economia agricola locale sarà «regina» in una kermesse di promozione internazionale. Da ieri fino a mercoledì 24 luglio, infatti, si celebrerà la seconda edizione di «Regina di Puglia», il format voluto dal Comune di Noicàttaro per la valorizzazione, in Italia e all’estero, dell’uva da tavola pugliese e del suo territorio.
Il progetto ha interessato, già a conclusione dell’evento di un anno fa, altri sei comuni pugliesi (Adelfia, Casamassima, Castellaneta, Polignano a Mare, Mola di Bari, Rutigliano) che hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per la costituzione della rete «Terre dell’uva».
La Puglia rappresenta il principale distretto europeo dell’uva da tavola, producendo il 58% di quella italiana, ovvero non meno di 600 mila tonnellate l’anno. Con mele e kiwi, l’uva da tavola è il frutto italiano più esportato nel mondo. Ma c’è molto da fare sul fronte della promozione. «Regina di Puglia» intende offrire un approccio articolato e innovativo al riguardo, favorendo un incontro con acquirenti internazionali e giornalisti nel mese di luglio e tappe di avvicinamento per la promozione all’estero.
Dopo il successo della prima edizione, sarà replicata la quattro giorni di intense relazioni tra produttori pugliesi e buyer, italiani e stranieri. Nel 2023 Noicattaro ha accolto acquirenti provenienti da Europa (Francia, Germania, Italia, Lituania, Polonia, Svizzera) e mondo arabo, oltre a una delegazione cinese, giornalisti, anche stranieri, e blogger.
Per Giacomo Suglia, presidente dell’associazione produttori ed esportatori ortofrutticoli (Apeo) «essere i primi produttori di uva di tavola è il risultato di anni di lavoro, ma oggi con la rete Terre dell’Uva possiamo contare sull’aiuto delle istituzioni per portare la nostra uva e la cultura della nostra produzione ovunque». Una grande azione di marketing territoriale per spingere l’economia locale trascinata dal suo prodotto «regina».