BARI - La libera repubblica dei parcheggiatori abusivi. Petulanti, ossessivi, organizzati e sempre più aggressivi. La descrizione del guardiamacchine clandestino, professione istituzionalizzata (nel senso di definitiva e stabile nelle strade di Bari) ricalca oramai lo stesso tratto psicologico del profilo di uno stalker. E si moltiplicano ciclicamente le segnalazioni di minacce, aggressioni verbali, danneggiamenti.
Tattiche - Riuscire a trovare un parcheggio in città è davvero difficile; se poi ci si mettono anche i posteggiatori non autorizzati, che pretendono di essere pagati per «controllare» le auto in sosta, allora le cose peggiorano addirittura. Cresce il numero degli automobilisti che preferisce non fermarsi nelle aree sotto il controllo di questi signori dello scrocco orario. Non c’è parcheggio pubblico che non sia piantonato da orde di questuanti. Si perché, nel cuore della movida e della «Bari da bere», il popolo degli abusivi è variegato, composito e sempre più agguerrito. Il centro è presidiato da squadre che si dividono il territorio e che incalzano i malcapitati con manovre «avvolgenti» e tattica militare. L’automobilista che dopo un lungo peregrinare alla ricerca di un posto libero finalmente riesce a sistema la vettura, viene praticamente mobbizzato...