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«A Polignano ormai spadroneggiano i motoscafi che trasportano i turisti»

«A Polignano ormai spadroneggiano i motoscafi che trasportano i turisti»

 
rita schena

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rita schena

«A Polignano ormai spadroneggiano i motoscafi che trasportano i turisti»

L'allarme di residenti e ambientalisti: «Sono pericolosi». «Stima approssimativa: da una trentina di imbarcazioni dello scorso anno siamo a più del doppio quest'anno»

Lunedì 06 Maggio 2024, 13:49

POLIGNANO A MARE - «Polignano è preda degli scafisti. Con la scusa dei tour turistici le imbarcazioni si sono raddoppiate, senza un molo di approdo imbarcano e sbarcano le persone nelle calette tra i bagnanti, violano l'area naturale marina, entrano nelle grotte a motore acceso. E' pericoloso oltre che illegale. Ma naturalmente gli allarmi sono inascoltati, sperando che non ci scappi l'incidente». Giuseppe Sante Gialluisi è un ambientalista impegnato da anni e di chiudere gli occhi davanti alla tracotanza proprio non ci sta.

Ma la sua non è l'unica voce che in questi giorni si alza in città. Per quanto non sia ancora nel pieno della stagione balneare ci sono già le prime frizioni tra quanti cercano il mare per una giornata di relax e chi incurante delle più elementari norme di sicurezza guida i motoscafi tra i bagnanti. «A Cala Paura c'è veramente da aver timore – racconta una signora che chiede l'anonimato -. Chi guida questi motoscafi è arrogante, ti aggredisce se anche solo osi far notare che non dovrebbero spingersi sino a riva dove ci sono le persone. La scorsa settimana hanno minacciato mio marito dopo aver intimato a mia figlia di spostarsi. Alcuni amici con i quali andavamo insieme al mare preferiscono evitare queste calette, si sono trovati ad essere minacciati senza troppi giri di parole. “Non avete ancora capito che questa spiaggia serve a noi?” - li hanno apostrofati - Dovete andar via”».

Solo qualche giorno fa l'annuncio del Comune di un nuovo approdo a San Vito da dove questi motoscafi potranno attraccare e imbarcare in sicurezza per bagnanti e turisti, ma ci vorrà tempo. Al momento è stato affidato l'incarico ad un tecnico che fornirà il progetto per un nuovo attracco, probabilmente modulale e galleggiante, in sostituzione di un vecchio pontile non più a norma. Solo dopo dal progetto si passerà alla realizzazione e siamo già a maggio. E nel frattempo? Chi regolamenta il gran traffico di imbarcazioni che vanno e vengono? Chi le controlla?

Gli interessi sono notevoli. Ogni giro in motoscafo con un mini tour tra le calette costa tra i 25 e i 35 euro a testa, si imbarcano mai meno di una decina di persone e ogni imbarcazione conta almeno una quindicina di giri al giorno.

«A Lama Monachile i ragazzi vendono questi tour ai turisti sventolando biglietti che dubitiamo molto siano in regola dal punto di vista fiscale – raccontano alcuni residenti -. Significano introiti completamente in nero. Il turista visto come pollo da spennare, non certo ricchezza da coltivare. Sempre senza che nessuno avvii un qualche controllo».

«Ma quello che impensierisce è il numero crescente di queste imbarcazioni – continua Gialluisi -. Da una stima molto approssimativa siamo passati da una trentina di imbarcazioni dello scorso anno a più del doppio quest'anno. Arrivano da Monopoli, da Bari. Si è fiutato il guadagno evidentemente. Ma il traffico raddoppiato è naturalmente un raddoppio dei rischi e dell'inquinamento. Non so più quante segnalazioni ho inoltrato con foto di motoscafi che a motore acceso entrano nelle grotte, violando l'area marina protetta. Mi sono sgolato a chiedere boe di segnalazione senza alcun risultato. Spero di non fare da Cassandra, ma se ci scappa l'incidente chi si assumerà le responsabilità?». 

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