Giovedì 09 Ottobre 2025 | 04:47

Bari: violenza sessuale e molestie, tre arresti per «Codice rosso» al San Paolo e a Carrassi

 
Luca Natile

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Luca Natile

Bari: violenza sessuale e molestie, tre arresti per «Codice rosso» al San Paolo e a Carrassi

Due le vicende. Nella prima 2 ragazze picchiate e rinchiuse in un appartamento dopo essersi rifiutate di fare sesso. Nel secondo caso in manette uno stalker

Domenica 21 Aprile 2024, 14:19

14:21

BARI - Donne maltrattate, perseguitate fin sul posto di lavoro, prese a pugni e a calci, trattenute in ostaggio, chiamate puttane e chiuse in un appartamento dopo essersi rifiutate di fare sesso oppure Donne vittime di uomini malvagi e violenti, conosciuti da poche ore o fidanzati da sempre poco cambia, grazie all’intervento tempestivo, provvidenziale, deciso degli uomini (e delle donne) della Squadra Volanti della Questura guidati dal primo dirigente Davide Corazzini che hanno arrestato tre uomini accusati a vario titolo di violenza sessuale, stalking e atti persecutori.

Due storie distinte di donne abusate, tormentate, oppresse, due storie per fortuna concluse con un lieto fine grazie all’applicazione tempestiva da parte della Polizia delle procedure di intervento per reati previsti dal «Codice Rosso» che hanno interrotto il ciclo della violenza.

Il primo caso. Quartiere San Paolo, tardo pomeriggio, happy hour a metà settimana. Intorno al tavolo due ragazzi sui trent’anni e due belle ragazze sui 22, 23 anni, conversano amabilmente. Aperitivo, stuzzichini, ammiccamenti e qualche tentativo di flirt. Si crea una sottile complicità. Diventa subito sera e l’ora dell’aperitivo cede il passo a quello della cena. I due ragazzi invitano le due ragazze a casa per una spaghettata, un bicchiere di vino e un po’ di Tv.

Le cose vanno diversamente e si mettono subito male. I «maschietti» vanno giù di battute grevi e mani morte. Le avance diventano pesanti, il flirt un tentativo di abuso sessuale. Le ragazze si ribellano, respingono la proposta indecente, dicono di voler andare via. «Toglieteci le mani di dosso e lasciateci andare». La risposta sono richieste esplicite di sesso non protetto, schiaffoni, volgarità e minacce. Vengono private dei telefoni cellulari e segregate in una stanza. Non possono uscire. Passa del tempo e una delle due, approfittando di un momento di distrazione dei due «sequestratori» riesce a sgattaiolare via.

Raggiunge la strada, attira l’attenzione di una Volante di pattuglia nel quartiere, con la voce rotta dall’emozione e dalla paura racconta quello che le è capitato e di come la sua amica è ancora in quella stanza ostaggio dei due malintenzionati. Arrivano i rinforzi e gli agenti fanno irruzione nella casa. I due giovani cercano di giustificarsi, raccontano tutta un’altra storia. Scatta l’arresto. Non sono degli stinchi di santo. Dalla banca dati Sdi in uso alle forze dell’ordine vengono a galla una serie di precedenti. Finiscono entrambi in carcere con le accuse di tentata violenza sessuale, rapina e lesioni personali. La testimonianza della seconda ragazza conferma quella della sua amica. Vengono accompagnate in ospedale e dimesse alcune ore dopo con qualche livido e una prognosi di 4 giorni.

Il secondo intervento delle Volanti dopo una richiesta di aiuto in Codice rosso, arriva dalla zona Carrassi-San Pasquale-Poggiofranco. Una telefonata alla sala operativa della Questura segnala un uomo, sotto i trent’anni che sta cercando di mandare in frantumi la vetrina del negozio dove la sua ex fidanzata lavora come commessa.

Quando gli agenti arrivano sul posto l’ex fidanzata esce dal negozio e racconta con dolore e soggezione, di come quell’uomo, dopo la fine della loro relazione, si era trasformato nel suo peggiore incubo. «Ora temo per la mia stessa incolumità» afferma e aggiunge «Non riescono più a dormire e questa situazione sta condizionando pesantemente ogni momento delle mie giornate». Scatta l’arresto per il presunto stalker e si scopre che anche lui ha precedenti.

Nel periodo tra il primo luglio 2022 e il 30 giugno 2023 la Procura di Bari ha ricevuto 1.016 denunce (circa tre al giorno, in linea con i dodici mesi precedenti) per i reati previsti dal «Codice rosso», ovvero maltrattamenti, stalking, violenza endofamiliare, violenza sessuale, atti sessuali con minorenni, deformazione dell'aspetto mediante lesioni permanenti al viso.

Di questi, 625 sono stati definiti con richieste di rinvio a giudizio o archiviazione, 91 sono arrivati a sentenza. Le condanne sono state 67, le assoluzioni 11, i proscioglimenti per remissione di querela 9. Solo quattro i proscioglimenti per altre ragioni. I dati sono stati diffusi lo scorso ottobre nel corso di una conferenza stampa nella sede della Procura di Bari sulle attività del terzo dipartimento, che si occupa di reati endofamiliari e violenza di genere. Presenti il procuratore Roberto Rossi, l'aggiunto Ciro Angelillis e i sostituti che fanno parte del dipartimento. Quello dei reati in «Codice Rosso» è un fenomeno che sta assumendo i caratteri dell’emergenza. Esiste nella Procura di Bari un pool di otto magistrati che si occupa di «fasce deboli»: Ignazio Abbadessa, Alessandro Pesce, Carla Spagnuolo, Larissa Catella, Francesco Diliso, Silvia Curione, Matteo Soave, Isabella Ginefra.

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