BARI - Il rapporto di conoscenza, e forse di amicizia, tra l’avvocato Giacomo Olivieri e Tommaso Lovreglio, nipote del boss mafioso di Japigia Savinuccio Parisi, risalirebbe alle primarie per le elezioni comunali del 23 febbraio 2014 (quando Olivieri sfidò Antonio Decaro nella corsa per la candidatura a sindaco e perse), sostenuto - secondo la Dda di Bari - anche dai voti del clan. Analoga operazione elettorale sarebbe stata ripetuta da Olivieri nelle elezioni del 2019, quando non partecipò in prima persona ma nel ruolo di «king maker» della campagna elettorale di Pasquale Di Rella (questa volta nel centrodestra). E così anche alle primarie di febbraio 2019, cinque anni dopo, Olivieri avrebbe ottenuto il sostegno dei clan della città (non solo i Parisi di Japigia, ma anche i Montani del San Paolo e gli Strisciuglio del Libertà)...
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