BARI - Cento anni. E non sentirne il peso. L’Ordine degli avvocati di Bari festeggia un secolo di vita. Cambiano i tempi, le tecnologie e le procedure. Ciò che resta immutato è lo spirito che anima la classe forense barese, tra i Fori dalla grandissima tradizione. Ovvero tutelare i cittadini, difenderne i diritti, mediare l’accesso a una macchina complessa, imperfetta quanto fondamentale per il vivere civile, quella della Giustizia.
Con l’orgoglio della toga sulle spalle, dunque, i primi 100 anni dell’Ordine barese saranno celebrati domani, a partire dalle 16 nel Teatro Piccinni. «Un appuntamento che non intende limitarsi a una celebrazione del passato ma che vuol anche allungare lo sguardo al futuro, alla figura dell’avvocato che sarà, pur in un contesto che valorizzi il percorso storico dell’avvocatura barese, sin dagli inizi», si legge in una nota.
Già, passato e futuro. Da un lato la premiazione dei colleghi che tagliano il traguardo dei 50 anni di professione, o addirittura 60 anni. Dall’altro il giuramento delle giovani leve della professione in una cornice insolita rispetto al palazzo di Giustizia di piazza De Nicola.
«In questa occasione - spiega il presidente dell’ordine degli avvocati di Bari Salvatore D’Aluiso - festeggeremo il nostro centenario anche con un fil rouge che unisce gli avvocati che hanno maturato una consistente esperienza professionale ai giovani professionisti che hanno appena superato l’esame di abilitazione i quali presteranno il giuramento così da realizzare un rapporto sinergico tra maestri e allievi». «L’avvocatura - prosegue D’Aluiso - è da sempre presidio di civiltà perché assurge il suo ruolo di ponte tra i cittadini e il potere giudiziario. Oggi, però, la attendono nuove sfide, così come vanno perlustrate nuove frontiere del diritto, ma non è immaginabile fare a meno di un elemento così determinante per la nostra società». L’avvocato del futuro? «Immagino un professionista sempre più specializzato in ambito giuridico ma anche aperto a nuove competenze trasversali e in grado di governare le novità come l’intelligenza artificiale che, per quanto rivoluzionaria, non potrà mai sostituire l’intuito e il pathos che caratterizzano e caratterizzeranno sempre la nostra professione», conclude D’Aluiso.
Dopo i saluti istituzionali, previsto l’intervento, tra gli altri, del presidente della Corte d’Appello di Bari, Franco Cassano, del presidente del Consiglio nazionale forense, avvocato Francesco Greco, del presidente di Cassa forense, avvocato Valter Militi, del viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto. Tanta emozione soprattutto per i decani della professione che l’Ordine. Una cerimonia dal sapore particolare perché la «toga d’oro» coincide con i 100 anni di vita dell’ordine barese.
Festeggiano i 50 anni di professione gli avvocati Giacomo Capitanio, Michele Carella, Mario Carriero, Paolo Chimienti, Vincenzo Cioce, Nicola D’Argento, Nicola Desina, Giosuè Di Carne, Antonio Fortino, Giuseppe Gasso, Giovanni Marangelli, Nicola Matarrese, Enrico Perchinunno, Giuseppe Luigi Polito, Elisa Rocchia e Carla Maria Sciso.
Tagliano addirittura il traguardo dei 60 anni di professione gli avvocati Raffaele Barile, Salvatore Carrozzo, Pieluigi Casarano, Paolo Colavecchio, Michele Lovascio, Luigi Navach, Nicola Traversa e Maria Rosaria Trojano.