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Per la Cnn Bari è la città dove è sepolto Babbo Natale

 
Cesare Zampa

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Cesare Zampa

Per la Cnn Bari è la città dove è sepolto Babbo Natale

Così la celebre emittente statunitense rivisita il mito nicolaiano con un lungo articolo sulla leggenda Santa Claus/San Nicola. E sui risvolti turistici

Giovedì 14 Dicembre 2023, 05:10

BARI - San Nicola e Babbo Natale. Per la Chiesa due volti - dalla barba bianca - della stessa medaglia. Per i baresi due figure differenti, unite da un legame consumistico consolidato nei secoli. La millenaria diatriba sul presunto collegamento non è rimasta confinata a Bari. Tre giorni fa è finita nella sezione “viaggi” del sito della CNN (Cable News Network), l’emittente televisiva all-news statunitense. «La città italiana dove è sepolto Babbo Natale» titola l’articolo firmato da Silvia Marchetti, in cui si racconta la devozione del capoluogo pugliese attraverso diverse testimonianze. Dalle interviste spiccano le posizioni contrapposte sulla somiglianza tra il vescovo di Myra e il personaggio-simbolo del Natale.

I più scettici sono i residenti. San Nicola era venerato in tutto il Mediterraneo per la sua generosità e, probabilmente, questa caratteristica lo ha avvicinato all’idea del “dono”. Il suo culto era molto forte tra i baresi, che lo considerano un “eroe locale”. Forse è per questo che, nel 1087, i suoi resti furono trafugati dalla Turchia per essere portati a Bari. La città che, nei sotterranei della basilica a lui intitolata, ospita tre quarti del suo scheletro. Uno luogo di pellegrinaggio visitato da cristiani di tutte le confessioni, provenienti da ogni parte del mondo. Ma basta tanta popolarità a giustificare il parallelismo San Nicola–Santa Claus? Secondo il regista barese Nicola Palumbo, che ha firmato un documentario sul rapporto tra le due figure, pur essendo gli abitanti della città orgogliosi della notorietà assunta dal protettore, «non ritengono che il culto del santo abbia nulla a che fare con il legame natalizio».

«Adoriamo San Nicola, lo preghiamo nei momenti difficili, veglia sui bambini, sulle giovani donne, sui marinai e sui commercianti - racconta alla CNN Maria Rita Mauro, responsabile dell’ufficio turistico locale - È il nostro culto e non lo vediamo come Babbo Natale, ma solo come San Nicola». Di tutt’altro parere sono le istituzioni ecclesiastiche. Per il priore della basilica di San Nicola, padre Giovanni Distante, il patrono di Bari e Babbo Natale sarebbero la stessa persona. Il prelato afferma che «Babbo Natale è un’evoluzione di San Nicola, un santo universale venerato in tutta la cristianità, secondo solo alla Vergine Maria». A fargli eco è padre Gerardo Cioffari, archivista del Centro studi della Basilica di San Nicola, che considera il San Nicola portatore di doni un fatto storico.

«C’è un episodio documentato e famoso - racconta al sito d’oltreoceano - Una notte gettò dalla finestra tre sacchi di monete d’oro a tre fanciulle, permettendo loro un dignitoso matrimonio». Per questo motivo San Nicola è anche considerato il protettore delle donne, che la notte del 5 dicembre si ritrovano a pregare nella basilica per trovare marito. «In Italia, nel 1500, San Nicola si trasformò in Babbo Natale, portando regali ai bambini e scivolando giù dai camini - aggiunge Cioffari - Io sostengo il collegamento perché, attraverso Babbo Natale, incontro a Bari persone di tutte le razze che vengono a studiare l’origine di Babbo Natale». Padre Cioffari ricorda poi che alcuni libri americani del 1800 descrivono «San Nicola mentre entra nelle case, portando doni alla vigilia di Natale, per poi volare via su una slitta».

Spesso cambia il colore della sua veste, divenuta ufficialmente rossa negli anni ‘30, a seguito di una campagna dalla Coca-Cola. Un esplicito richiamo all’etichetta della bibita. Frizzante come il dibattito appena descritto.

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