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Gli affreschi delle meraviglie: un «cielo» di colori in Ateneo a Bari

 
Enrica Simonetti

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Enrica Simonetti

Gli affreschi delle meraviglie: un «cielo» di colori in Ateneo a Bari

Oggi la presentazione del nuovo libro sul ciclo pittorico dei fratelli Prayer

Lunedì 27 Novembre 2023, 10:58

BARI - Dallo scalone d'onore al Salone degli affreschi fino all'aula magna: alzate gli occhi e godete la meraviglia delle volte. Abbiamo un piccolo grande tesoro nel Palazzo Ateneo di Bari, affreschi dai colori vividi e dalle figure sinuose, che ci riportano ad un'antica bottega d'arte, quella di Guido e Mario Prayer, ai quali si devono molte altre opere in città.

Vittorie alate, giovinetti e nudità rappresentano tante allegorie riconducibili al tema della conoscenza e dell'arte, tra foglie di lauro che probabilmente citano Michelangelo e la Cappella Sistina (dove sono evidenti le foglie di quercia create in omaggio a Giulio II della Rovere). E poi la lunetta con le figure di Esculapio e di Mercurio, dove la studiosa Mimma Pasculli Ferrara, presidente del Centro di ricerche di Storia dell'arte Religiosa in Puglia e docente di Storia dell'Arte Moderna alla Facoltà di Lingue, intravede anche il possibile ritratto di Mario Prayer, quasi una «firma» del grande lavoro, e in cui è chiaro l'accenno a Bari, con una splendida figura allegorica della città, avvolta in un mantello blu-mare. E ancora: il Dante pensoso, i grandi personaggi che rappresentano la Scienza, l'Humanitas, l'Ars... c'è tanto da guardare e da scoprire, tra le stanze di un palazzo di grande interesse storico-artistico.

Una serie di studi recenti è alla base di un volume che oggi si presenta a Bari e che sveva molte delle figure e delle storie di vita che sono alla base di questa «tavolozza» di affreschi affascinanti che oggi hanno cent'anni e che ci guardano. Il libro, Guida ai dipinti murali di Mario e Guido Prayer (1924) nell’Aula Magna del Palazzo Ateneo di Bari. Un’Aula Magna da mito, della dott. Irene Malcangi e del prof. Francesco De Martino (Schena Editore, Fasano), è un'opera di 725 pagine, con l’introduzione del rettore Stefano Bronzini e con la prefazione di Mimma Pasculli Ferrara, curatrice del Progetto scientifico elaborato sull’Aula Magna (1924) e il Palazzo Ateneo (1868) per il Centenario dell’Università degli Studi di Bari (1915-2025). Oggi alle 16.45 la presentazione del lavoro, nell'Aula Magna di Palazzo Ateneo a Bari (via Crisanzio n. 1). Un tuffo nella storia e nelle dettagliatissime foto a colori dei fotografi Tartaglione, in un libro che rientra nella Collana del Centro Ricerche di Storia religiosa in Puglia «Biblioteca della ricerca. Puglia storica» diretta da Giovanni Dotoli e Mimma Pasculli Ferrara.

Alla presentazione, i saluti del Magnifico Rettore Bronzini avvieranno gli eventi culturali per il prossimo centenario dell’Università di Bari. E si è scelto di partire dal «cielo», dalla descrizione analitica di questi affreschi firmati Prayer: nel volume, tutti i volti e le rappresentazioni dei singoli soggetti presenti nell’Aula Magna sono a cura della dott. Irene Malcangi e in ogni pagina si riporta alla storia di questi due pittori che avrebbero meritato una maggiore notorietà, i fratelli Mario e Guido Prayer, torinesi di famiglia, veneti di adozione, baresi per vocazione. In soli quattro mesi decorarono, lavorando anche la notte, tutta l’Aula Magna, dalle pareti alla volta, per l’inaugurazione il 15 gennaio 1925 del primo anno accademico.

Due baresi per scelta, che alla fine scelsero di vivere in Puglia, privilegiando entrambi Bari, mentre poi Mario si trasferì in Basilicata e poi ancora a Roma.

Già nel 2000 il rettore Aldo Cossu si fece promotore di una pubblicazione fotografica con 46 immagini dei dipinti murali con commento discorsivo a cura di Livia Semerari, ristampata nel 2018. E continuano le interpretazioni, i raffronti con altre decorazioni pittoriche, come ad esempio quelle di Adolfo De Carolis nell’Aula Magna Nuova di Pisa (1916-1920) e nella Sala dei Quattromila del Palazzo del Podestà di Bologna (1908). Ma non solo: ci sono le documentazioni sugli arredi lignei e sui lampadari in ferro battuto, ancora in loco, opera rispettivamente delle baresi Ditta Natrella (1924) e Ranieri (1924), per arrivare poi fino ai vari restauri praticati nel 1988 e nel 2003 dalla Soprintendenza di Bari per i Beni Ambientali Architettonici Artistici e Storici della Puglia che hanno permesso la riapertura dell’Aula Magna.

Una lunga storia che sarà presentata oggi. All'incontro interverranno, oltre al Magnifico Rettore e a Mimma Pasculli Ferrara: Angela Schena; Isabella Di Liddo (Storia dell’arte moderna Università di Bari); Alessandro Tosi (Storia dell’arte moderna Università di Pisa); Cristina Galassi (Storia della critica d’arte Università di Perugia).

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