Sabato 06 Settembre 2025 | 20:43

Bari, l'odissea di un disabile: «Quanti ostacoli per avere una carrozzella»

 
Flavio Campanella

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Flavio Campanella

«Cerca carrozzella...

L’uomo si è ritrovato in una situazione paradossale, lui che ha una invalidità al 100%, ma non ha problemi neurologici né di vista né di udito

Venerdì 01 Settembre 2023, 07:00

BARI - A.P. è un 64enne, residente in un comune della provincia barese, cardiopatico ischemico (la cardiopatia ischemica include tutte le condizioni in cui si verifica un insufficiente apporto di sangue e di ossigeno al muscolo cardiaco) e malato oncologico, alle prese con ostacoli sostanzialmente insormontabili a causa della malasanità che non si riesce proprio a curare. Per riuscire ad avere una carrozzina elettrica il paziente si è infatti infilato in un vicolo cieco da cui non sa se riuscirà a uscire. «Ho subito recentemente un intervento a causa di un carcinoma polmonare, ma è dal 2010 che combatto per problemi cardiaci dopo un infarto. Non riesco a deambulare, il medico di famiglia mi ha consigliato una visita e un esame strumentale per verificare le condizioni vascolari della gamba destra. In effetti hanno riscontrato una occlusione parziale della vena. Di sicuro, non riesco a fare a piedi più di qualche metro. Per questo ho fatto una visita dal fisiatra al quale ho chiesto di prescrivermi una carrozzina elettrica. Sarebbe una fatica per me, che porto peraltro la bombola di ossigeno, usarne una normale: non ce la farei a spingere le ruote e non c’è nessuno che mi possa aiutare. Mia moglie ha 67 anni, non può assistermi. Anche lei ha diversi problemi».

Convinto di riuscire a ottenere l’ausilio senza troppe lungaggini, l’uomo si è ritrovato in una situazione paradossale, lui che ha una invalidità al 100%, ma non ha problemi neurologici né di vista né di udito. «È venuto da me per un preventivo - afferma Nino Sette, titolare di una Sanitaria di Acquaviva delle Fonti -. L’ho preparato, ma di fatto per ora è inservibile perché l’ufficio Protesi della Asl richiede per poter ottenere una carrozzina elettrica una visita neurologica, una oculistica e una otorinolaringoiatrica. Il paziente ha ottenuto l'invalidità totale nello scorso dicembre dopo una serie di verifiche e gli sono state accertate patologie che escludono altre disfunzioni. Mi rendo conto che la situazione in questi mesi potrebbe essere cambiata, ma mi viene da sorridere pensando che il cliente sia arrivato al negozio conducendo un’auto e sappiamo che per la patente è sufficiente una veloce visita dell’oculista fatta anni prima. Ma a parte questo questo paradosso, c’è una amara constatazione da fare: per ottenere i tre consulti ci vogliono mesi».

Insomma, le lunghe liste d’attesa impediscono al signor A.P. di ottenere un veicolo indispensabile per svolgere azioni necessarie: andare in ospedale per la chemio e fare la spesa o anche semplicemente raggiungere il giardino vicino casa. «A parte il fatto che sono necessarie prestazioni pubbliche per poter ottenere l’ausilio di cui necessito, non avrei nemmeno i soldi per risolvere privatamente perché siamo senza reddito. Sono un lavoratore esodato. Oltre al disagio causato dalle condizioni di salute ed economiche, si aggiunge poi una situazione psicologica difficile da sostenere: sono chiuso in casa a letto, senza riuscire a fare un minimo di vita sociale. Non incontro più nessuno. Non riesco più nemmeno a scendere per godermi un minimo di frescura riparato dagli alberi. Ma sapete qual è l’assurdità? Al momento della domanda per l’ottenimento della carrozzina elettrica è richiesto che il referto sia datato non più di 90 giorni prima. Ho fatto di recente la visita oculistica. Ma se per le altre visite ci vogliono più di sei mesi, mi dite come faccio? Dovrei ripetere quella già fatta? Non ci possono abbandonare così. Basterebbe prevedere un day hospital o qualcosa del genere». 

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