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Roccella a Polignano: «La Russa? Non entro nelle reazioni di un padre»

 
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Roccella a Polignano: «La Russa? non entro nelle reazioni di un padre»

La ministra ospite al Libro Possibile. Alcuni buu e fischi alla fine dell’incontro

Sabato 08 Luglio 2023, 22:27

09 Luglio 2023, 16:22

BARI - «Non entro nei casi individuali e nelle reazioni di una persona che ha un rapporto affettivo, è il padre dell’eventuale indagato .Quello che posso dire è che La Russa è quello che per la prima volta ha proposto una manifestazione di soli uomini contro la violenza sulle donne, perché questo non è un problema solo delle donne ma anche degli uomini. Mi sembra questa già una risposta».

Così la ministra della famiglia Eugenia Roccella ha risposto durante l'incontro a Il libro possibile, a una domanda del giornalista di Sky Fabio Vitale sulle accuse a Leonardo La Russa e le dichiarazioni del padre, presidente del Senato. Le parole della ministra arrivata al festival letterario, sostenuto da Pirelli (a Polignano a mare dal 5 all’8 luglio e a Vieste dal 18 al 22), per parlare del suo libro autobiografico Una famiglia radicale, sono state accolte da alcuni buu provenienti dalla piazza. Alcune contestazioni sono arrivate anche alla fine dell’incontro: «io sono per la libertà di parola, mia e di chi contesta» ha commentato.

«Siamo qui per presentare un libro che si chiama Una famiglia radicale. Io sono una ex radicale, conservo elementi di continuità e discontinuità rispetto al mio passato. Sicuramente un elemento di continuità è il garantismo». Lo dice la ministra della famiglia Eugenia Roccella, rispondendo a una domanda di Fabio Vitale sull'opportunità delle dimissioni della ministra Santanchè, all’incontro pubblico de Il Libro possibile, festival letterario, sostenuto da Pirelli ( Polignano a mare dal 5 all’8 luglio e a Vieste dal 18 al 22).
«Ricordo ancora il caso di Enzo Tortora - aggiunge, tra qualche buuu - come anche tutti i politici che si sono dimessi e poi sono risultati assolutamente innocenti. I loro processi sono finiti nel nulla e nessuno ha restituito a queste persone la reputazione. Invece, ad esempio, i magistrati che hanno accusato Enzo Tortora hanno fatto carriera e nessuno gli ha chiesto di rendere conto degli errori commessi., Quindi io credo da garantista che non ci sia alcun bisogno di dimettersi».

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