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Corato, Miss Italia proprio non piace: il Comune nega ancora il patrocinio

 
Salvatore Vernice

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Salvatore Vernice

Corato, Miss Italia proprio non piace: il Comune nega ancora il patrocinio

Dopo lo scorso anno, un altro «no». L’organizzazione: l’unica città italiana. La replica «Piena disponibilità: utilizzo di piazza, chiostro e stanze comunali»

Giovedì 29 Giugno 2023, 10:13

CORATO - Nel corso degli anni, il concorso di bellezza di Miss Italia è diventato uno degli eventi più attesi e discussi nel panorama nazionale ma anche locale. Tuttavia, anche quest’anno la manifestazione ha subito un duro colpo: il Comune ha deciso nuovamente di non concedere il patrocinio all’evento, scatenando una serie di reazioni contrastanti.

Nata nel 1946, Miss Italia con il tempo si è adattata ai nuovi tempi, promuovendo valori più inclusivi. come l’introduzione di una sezione dedicata all’impegno sociale e alle capacità delle concorrenti, oltre alla valutazione dell’aspetto esteriore. A Corato la tappa pugliese di Miss Italia, si svolgerà domenica in piazza Cesare Battisti, sotto l’organizzazione della società Wellness Evolution. «Anche quest’anno - esordisce il direttore tecnico Antonio Garofano - abbiamo voluto regalare a Corato, come succede già da diversi anni, una delle tappe regionali della manifestazione. Come sempre fatto, abbiamo inoltrato al Comune una domanda per il solo patrocinio morale, non quindi una richiesta economica, proprio per avere da parte del nostro comune, un riconoscimento su una manifestazione che da oltre settant’anni è stato il sinonimo di bellezza italica. Ma anche quest’anno, come l’anno scorso, alla nostra richiesta non c’è stata risposta, limitandosi solo a concedere il supporto logistico all’evento».

L’anno scorso ebbe una ridondanza nazionale, la non concessione del patrocinio da parte dell’amministrazione comunale, con il sindaco Corrado De Benedittis che, durante una seduta del consiglio comunale, motivò la non concessione del patrocinio. «La riflessione che abbiamo fatto - disse il primo cittadino - è stata basata innanzitutto sul corpo delle donne e sul concetto di bellezza. Una concezione di cosa è la bellezza propinata dal concorso di Miss Italia molto discutibile, molto relativa e che, anzi, è molto riduttiva, perché ogni uomo e ogni donna esprime la sua bellezza, riconducibili a una visione maschilista e consumistica della bellezza e del corpo delle donne ma vale lo stesso per il corpo degli uomini. Sappiamo che dentro il sistema economico, consumistico in cui ci troviamo, la declinazione maschilista sui corpi delle donne prevale e noi a questo, con fermezza e serenità, diciamo di no. Ogni donna - concludeva il sindaco - con le sue specificità e la sua fisicità, con le sue abilità e le sue diversabilità esprime una incomparabile e insindacabile bellezza».

Le cose non sembrano essere cambiate a distanza di dodici mesi, come conferma oggi anche l’assessore alla Cultura, Beniamino Marcone: «Pur mantenendo sempre la stessa idea, abbiamo dato la nostra piena disponibilità a tutti i servizi complementari richiesti dall’organizzazione, come l’utilizzo della piazza, del chiostro e di alcune stanze comunali, come sede operativa, oltre naturalmente alle sedie». Secondo gli organizzatori, Corato è l’unica città in Italia a non voler “riconoscere” questa manifestazione. «Riteniamo - conclude Antonio Garofano - che Miss Italia può essere un’opportunità per le donne di raggiungere visibilità, guadagnare fiducia in se stesse e promuovere cause importanti. Riteniamo che la bellezza non debba essere demonizzata, ma piuttosto riconsiderata nella sua accezione più ampia, che comprenda la personalità, l’intelligenza e l’atteggiamento positivo verso il mondo».

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