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Terlizzi, travolto da un'auto mentre taglia l'erba a bordo della provinciale: muore operaio 23enne. I sindacati: «È un'emergenza, servono interventi»

 
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Terlizzi, travolto da un'auto mentre taglia l'erba a bordo della provinciale: muore operaio 25enne

L'automobilista ha riferito di non essersi accorta della presenza dell'uomo. È avvenuto sulla SP231

Martedì 06 Giugno 2023, 08:58

14:29

TERLIZZI - Un operaio di 23 anni, Gabriel Aurelian, di origini rumene e residente a Corato, è morto stamani dopo essere stato investito da un’auto mentre era a lavoro sulla provinciale 231 all’altezza di Terlizzi, nel Barese.

L’auto, una Dacia, era guidata da una 45enne di Andria che viaggiava in direzione Bari ed è stata denunciata per omicidio stradale. La donna si è fermata subito per prestare soccorso alla vittima. Non è chiaro se l’operaio fosse impegnato nella pulizia del bordo strada per liberarlo dall’erba o se stesse segnalando agli automobilisti la presenza dei suoi colleghi al lavoro. 

La salma del 23enne è stata trasportata all’istituto di medicina legale del policlinico di Bari a disposizione della autorità giudiziaria. Sull'accaduto indagano i carabinieri coordinati dalla Procura di Trani.

«Morire di lavoro, sulla strada, a 23 anni: un dolore immenso, infinito, per tutta la città e una grande rabbia». Lo scrive in un post pubblicato su Facebook, Corrado De Benedittis, sindaco di Corato (Bari).

VERRA' ESEGUITA L'AUTOPSIA

La Procura di Trani disporrà l'autopsia sul corpo di Gabriel Aurelian Petrescu, l’operaio di 23 anni residente a Corato (Bari) morto questa mattina dopo essere stato investito da un’auto mentre era a lavoro sulla provinciale 231. L’incidente è avvenuto all’altezza di Terlizzi, nel Barese, in direzione Bari.

Alla guida dell’auto c'era una donna di 45 anni di Andria indagata per omicidio stradale. Ai carabinieri, coordinati dal magistrato Giovanni Lucio Vaira, avrebbe riferito di non aver visto il 23enne sulla carreggiata e, rispondendo ad una domanda specifica, ha detto che al momento dell’impatto non era al cellulare. Versione che dovrà essere confermata dalle indagini che si avvarranno probabilmente della consulenza di un tecnico. La salma si trova nell’istituto di medicina legale del policlinico di Bari: sarà il medico Sara Sablone a svolgere l'esame autoptico.

UIL PUGLIA: ISTITUZIONI FERME SU SICUREZZA

«Un’altra vita spezzata, la quarta in appena due settimane. Continuiamo a contare le vittime sul lavoro, nell’assordante silenzio delle istituzioni che ancora oggi non hanno fatto nulla di concreto per garantire la massima sicurezza di lavoratrici e lavoratori nei luoghi di lavoro». Lo dichiara in una nota Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo nazionale Uil e commissario straordinario Uil Puglia, a proposito dell’operaio 25enne morto stamattina mentre era al lavoro su una strada provinciale vicino Terlizzi (Bari).

Ronzoni chiede «più controlli e più ispettori, il rispetto delle norme in materia di sicurezza, l’estromissione dai bandi pubblici delle aziende che non rispettano gli standard di sicurezza e che non applicano i contratti nazionali sottoscritti dai sindacati più rappresentativi», oltre che «l'istituzione di una Procura speciale in materia e la riapertura della discussione sui lavori usuranti». Ronzoni si chiede se «questa tragedia poteva essere evitata, se una maggiore attenzione alle norme sulla sicurezza avrebbe potuto scongiurare la morte di un ragazzo intento a lavorare».

CISL: SERVE INTERVENTO STRAORDINARIO

«La provincia di Bari, con un mercato del lavoro fatto di tanta precarietà e di tante violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro necessita ora più che mai di un intervento straordinario delle istituzioni preposte, che devono mettere in campo rapide azioni di controlli serrati per stimolare le imprese del territorio alla più completa applicazione delle normative in materia di salute e sicurezza». Lo afferma in una nota Giuseppe Boccuzzi, segretario generale Cisl Bari, a proposito dell’operaio 25enne morto stamattina mentre era al lavoro su una strada provinciale vicino a Terlizzi (Bari).

«Qualche giorno fa, Cisl Cgil e Uil di Bari con le federazioni di settore hanno incontrato il prefetto di Bari, ricevendo rassicurazioni in tal senso - aggiunge - ma la quotidianità delle morti sul lavoro non può aspettare più un minuto di attesa». «Non vogliamo riempire i nostri cimiteri di tanti lavoratori, giovani e meno giovani - conclude - vittime di un sistema produttivo malato e indegno di un Paese civile se continua a mettere il profitto davanti alla vita e alla salute dei lavoratori».

CGIL: ISTITUZIONI AFFRONTINO EMERGENZA

«A chi di competenza compete accertare se tutte le misure di salvaguardia e sicurezza erano state attivate, ma le istituzioni si facciano carico di quella che è una vera emergenza: nessuno deve morire di lavoro, di lavoro bisogna vivere». Lo dichiara in una nota Gigia Bucci, segretaria generale Cgil Bari, a proposito dell’operaio 23enne morto stamattina mentre era al lavoro su una strada provinciale vicino a Terlizzi (Bari).

«Solo pochi giorni fa eravamo in piazza, unitariamente, per reclamare impegni concreti per fronteggiare un intollerabile stillicidio di infortuni mortali sul lavoro nella nostra area metropolitana - aggiunge -. Abbiamo detto basta con le parole, siamo stati in silenzio reclamando fatti. Ma la cronaca di oggi ci porta a commentare l’ennesima vittima». Bucci rilancia con forza «la richiesta di incontro alla prefetta di Bari: attiviamo un tavolo straordinario con tutti i soggetti interessati alla prevenzione e al controllo, insieme a parti sociali e datoriali, per capire come si può intervenire di più e meglio sul piano dell’informazione, formazione e repressione». «Chiediamo interventi ante e non post - conclude - quando si è costretti ad aggiornare il numerario di vittime innocenti».

CAPONE, PIU' CONTROLLI PER PREVENIRE GLI INCIDENTI SUL LAVORO

«Molto dobbiamo fare sulla sicurezza sul lavoro. È di stamattina, e mandiamo un abbraccio affettuoso ai suoi familiari, la notizia della morte dell’operaio di appena 25 anni investito mentre si recava sul luogo di lavoro all’altezza di Terlizzi», in provincia di Bari. Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio regionale pugliese, Loredana Capone, in avvio dei lavori in aula, parlando dell’operaio Gabriel Aurelian morto stamattina mentre era al lavoro su una strada provinciale.
«Solo qualche giorno fa - ha aggiunto - parlavamo di un progetto fatto dalla biblioteca, con la biblioteca Pillole di sicurezza, con centinaia di bambini e con i loro docenti proprio sulla sicurezza sul lavoro e sul problema degli infortuni in itinere, che sono la maggior parte dei problemi che attengono alla sicurezza sul lavoro».
«Servono più controlli, servono più ispettori, serve più consapevolezza sulle norme in materia di sicurezza - ha concluso - perché questa tragedia poteva, oggettivamente, e doveva essere evitata con tutte le accortezze che sono necessarie».

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