BARI . Dopo tre anni di stop causa Covid, la città e i suoi fedeli rivivono il culto e la devozione alla «Festa delle Spighe», in programma sino al 3 giugno nella parrocchia «Santa Fara» dei frati minori cappuccini.
«Santa Fara - spiega l’amministratore parrocchiale, fra’ Mimmo Donatelli - veniva invocata su questo territorio come protettrice dei campi. Questa era una zona di campagna e la festa delle spighe è stata legata al tempo di raccolta, oltre che ad un miracolo della Santa in età giovanile. C’è un forte legame con la città vecchia, luogo dove per la prima volta è apparsa a Bari sviluppando un culto popolare che riconosce in Santa Fara una figura molto vicina. Qui, dove oggi sorge la Basilica, si veniva nell’ultima domenica di maggio per la festa rituale con donne vestite in costume tipico».
Parrocchiani che si aggirano intorno alle settemila unità: «Stiamo rinnovando una tradizione interrotta dal 2020 a causa della pandemia Covid - continua Donatelli - . Si riprende con questa vicinanza alla gente e nuovi luoghi mai toccati prima come l’ospedale Maugeri e via Mazzitelli. Anche la processione cambia itinerario. La messa delle spighe di domani si celebrerà all’aperto nel quartiere Fara One, l’abitato più popoloso e vicino alla Basilica. Di lì, faremo una sosta a strada privata Frati Cappuccini presso il nuovo centro di cura Rsa, luogo di sofferenza che ci appartiene. Il ritorno, da Torre Tresca come di consueto».
Le visite continueranno giovedì (dalle 17.30) negli altri rioni di Bari Domani e Parco Adria. Sino al culmine di sabato con la messa solenne presieduta dal ministro provinciale, Gianpaolo Lacerenza e, a seguire, uno spettacolo di intrattenimento: «Quest’anno saremo molto pop per avvicinare le giovani famiglie. Per questo - conclude il parroco - ho voluto fortemente invitare Renato Ciardo per una esibizione musicale sul sagrato della Basilica, naturale palcoscenico prestato alla vista anche grazie alla viabilità in rifacimento».