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Bari, avanti tutta col Parco Costa Sud: in arrivo i primi espropri

 
Francesco Petruzzelli

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Francesco Petruzzelli

Bari, avanti tutta col Parco Costa Sud: in arrivo i primi espropri

Oggi in aula l’ok al progetto di fattibilità, in autunno al via i cantieri. Gli indennizzi oscilleranno tra i 6 e i 12 euro al metro quadro sui suoli inedificabili 

Giovedì 25 Maggio 2023, 10:44

BARI - La partita a scacchi per due lotti «altamente sensibili» come Punta Perotti e Torre Carnosa, sui quali occorrerà trovare nei prossimi mesi un punto di equilibrio tra gli indennizi per gli espropri e le volumetrie compensative, da spostare e arretrare verso il lato terra di Japigia. La partita più in discesa invece per i primi 4 lotti, pronti a partire speditamente verso l’obiettivo 2026, termine imposto dal Pnrr.

A Bari si accelera sul Parco Costa Sud, i 110 ettari di verde e i sei chilometri costieri che cambieranno il volto del lungomare oltre i confini di Pane e Pomodoro, grazie ai 75 milioni messi sul piatto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Oggi arriva il secondo round in Consiglio comunale chiamato, dopo il primo sì dello scorso 13 marzo, a pronunciarsi sull’approvazione definitiva del progetto di fattibilità tecnica ed economica e dei vincoli preordinati agli espropri. Le circa 400 particelle catastali che serviranno a realizzare un’opera di pubblica utilità e che il governo Draghi aveva inserito tra i 14 grandi attrattori nazionali e strategici sul fronte ambientale e culturale.

Decaro e perequazioni urbanistiche - Per evitare lo scivolone dell’ultima volta - quando Costa Sud è passata in Aula tra non pochi mugugni e qualche incomprensione tecnica nella maggioranza di centrosinistra - il sindaco e assessore all’Urbanistica Antonio Decaro è stato ascoltato, assieme al dirigente Pompeo Colaciccio, nella commissione consiliare Edilizia e Territorio. Un’audizione per spiegare i prossimi passaggi, a partire dai quattro lotti 2, 4, 5 e 6 che saranno discussi oggi dal Consiglio e che arrivano con ben 33 osservazioni presentate dai privati. I privati appunto, per i quali gli indennizzi oscilleranno tra i 6 e i 12 euro al metro quadro, sui suoli di poco valore essendo con destinazione urbanistica a verde e gravati dal vincolo di inedificabilità.

Più impegnativa invece la questione delle lottizzazioni da spostare in altre zone. «Il sistema delle perequazioni urbanistiche riguarderà tutto il progetto Costa Sud e anticipa un po’ quanto sarà previsto nel Pug» ha sottolineato Decaro citando i due casi della maglia 21 e del terzo comparto della maglia 22, pronte a essere spostate in parte su Sant’Anna e in parte su Japigia per far posto al parco. «Lottizzazioni già approvate che trasliamo (e la maglia 21 sarà leggermente ridotta perché andrà su terreni di Sant’Anna di maggiore valore e coperti da infrastrutture) per non inficiare il rapporto città-campagna e la tenuta del territorio».

Il nodo Punta Perotti e Torre Carnos - Più complessa la partita su questi suoli, rispettivamente i lotti 1 e 3, non a caso rimasti ancora fuori dalle delibere di Consiglio. «Li avremmo anche portati in Aula - le parole di Decaro - ma c’è da risolvere, con il perito e nell’ambito dei contenziosi con i proprietari, la stima del valore dei suoli». Una stima molto fluida: partita a razzo sui 1.200 euro al metro quadro, poi scesa in picchiata a 10 euro e poi oscillante tra i 150 e i 400 euro. Un’altalena di valori che non permette al Comune di cristalizzare la contropartita delle perequazioni urbanistche e l’esatta quantità volumetrica da spostare.

«Punta Perotti e Torre Carnosa saranno collocate con una riduzione sostanziale delle volumetrie, di oltre il 50 per cento in meno, verso San Sabino e Japigià, in zone “gigantismo progettuale”, dove ci sono grandi strade e grandi suoli che oggi non servono più. Parliamo comunque di volumetrie molto contenute ed è un procedimento che dobbiamo gestire bene per essere pronti ad approvare poi questi ultimi due lotti. Voglio terminare il mio mandato - ha chiosato Decaro - lasciando risolto il problema del Parco e nella certezza che nessuno possa più costruire nella maglia 21».

I tempi dei lotti - I primi a partire, tra settembre e ottobre, saranno i cantieri dei lotti 2 «Torre Quetta» e 6 «Parco Bellavista». Il primo prevede la riqualificazione naturalistica della fascia litoranea, con interventi di piantumazione ed una nuova rete di percorsi misti ciclopedonali; il secondo prevede un’area a forte vocazione sportiva attorno all’attuale impianto Bellavista. Per questi due lotti è in corso la conferenza di servizi, ormai alle battute finali, per approvare il progetto definitivo e dare inizio all’avvio degli espropri. Per i lotti 4 «Parco Valenzano» e 5 «Parco Reticolare» - saranno aree destinate a orticoltura - la progettazione è in corso, pronta ad approdare poi nell’arco di due mesi nella conferenza di servizi. In questo caso i cantieri dovrebbero prendere forma sei mesi dopo dall’avvio dei primi due lotti, quindi nella primavera del 2024.

A seguire la partenza dei lotti 1 e 3. Il primo, Pane e Pomodoro, comprende l’omonima spiaggia e il parco di Punta Perotti tra via Ballestrero e la litoranea. Sono previste una nuova rete di percorsi misti ciclo-pedonali, la riqualificazione naturalistica della fascia litoranea, nuove aree attrezzate con parcheggi, punti ristoro e servizi igienici e la ristrutturazione della ex scuola Verga, oggi sede comunale della Ripartizione Personale. Il lotto 3 Torre Carnosa (molto simile al lotto Torre Quetta) prevede nuovi tracciati stradali della litoranea, percorsi ciclopedonali e il recupero di edifici già esistenti, come ad esempio l’ex Lido Trullo e la zona attorno alla stazione ferroviaria Torre Quetta-Regione Puglia.

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