BARI - Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è in prefettura, a Bari, per partecipare al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dalla prefetta Antonia Bellomo. Al comitato sono presenti, oltre il sindaco Antonio Decaro, anche il procuratore della Repubblica Roberto Rossi, il questore Giovanni Signer, il comandante provinciale dei carabinieri Francesco De Marchis.
Ad aprile, il sindaco Decaro aveva scritto al ministro segnalando la necessità di potenziare i presidi di contrasto ad alcuni fenomeni di illegalità che stanno interessando il tessuto sociale ed economico della città, tra cui i furti con 'spaccata' nelle attività commerciali o lo spaccio di sostanze stupefacenti. Il ministro aveva risposto garantendo la sua presenza a Bari per un comitato sulle questioni sollevate.
«Entro la fine dell’anno arriveranno 140 uomini e donne in più delle forze dell’ordine a Bari, 80 poliziotti (45 entro il primo semestre a fronte di 6 pensionamenti) e gli altri nei mesi successivi, circa 40 carabinieri e una ventina di finanzieri. Sono dotazioni organiche fisse, che rimarranno qui». Lo ha annunciato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, oggi a Bari, nel corso di un vertice sulla sicurezza in prefettura. Il ministro ha parlato di un «rafforzamento degli organici che proseguirà negli anni a venire perché il governo, grazie a una voce specifica in legge di bilancio e con il decreto assunzioni, ritiene una priorità l’incremento delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco».
«Questa sede, poi - ha aggiunto - per la sua importanza beneficia anche di aggregazioni contingenti, i reparti di prevenzione crimine, forze che mettiamo a disposizione dei territori in maniera mobile per operazioni speciali, abbiamo le forze dei battaglioni mobili quando ci sono particolari esigenze di ordine pubblico. L’attenzione destinata nei primi quattro mesi dell’anno a Bari è stata quella di aver garantito nei reparti di prevenzione crimine della polizia di Stato 441 equipaggi per un totale 1.323 unità in più solo a Bari, nei battaglioni mobili sono state impiegate nei quattro mesi 6.420 unità di personale».
«Bari - ha proseguito - è una città importante e un’area metropolitana di grande importanza, dove ci sono fenomeni che meritano attenzione. Abbiamo fatto una analisi molto accurata. Sono fenomeni complessi, analoghi a quelli delle altre aree metropolitane del Paese, problematiche che scontano un pò l’effervescenza di alcune situazioni che si verificano nella congiuntura tra la ripresa delle attività nel post covid e la diffusione sempre maggiore di sostanze stupefacenti tra i giovani. Per questo intensificheremo in alcune zone l’azione visibile dello Stato, anche di carattere straordinario».
«Per esempio - ha evidenziato - la zona della stazione sembra essere il luogo dove tendono a verificarsi questi fenomeni. C'è piena sintonia con le altre istituzioni e il sindaco e c'è una vocazione del ministero dell’Interno a sostenere gli sforzi che fanno i sindaci per quella parte di concorso nelle funzioni che sono statali, sui temi della sicurezza e che vedono i sindaci schierati sui temi della sicurezza urbana, sia in termini di sostegno finanziario alle progettualità complementari, come la videosorveglianza». «Sul fenomeno insidioso delle 'spaccate' - ha concluso - è molto importante evidenziare che sono stati tutti assicurati alla giustizia. Ciò che non riusciamo a prevenire riusciamo ad assicurarlo alla giustizia».
DECARO ANNUNCIA 140 NUOVI AGENTI E 200 TELECAMERE
«Il ministro Piantedosi ha assicurato che, entro la fine dell’anno, arriverà a Bari nuovo personale per le forze dell’ordine: circa 70-80 agenti per la polizia di Stato, qualcuno di meno anche per carabinieri, guardia di finanza e vigili del fuoco». Lo ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro, a margine del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica svoltosi in prefettura alla presenza del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Il ministro ha poi precisato che l’organico dei carabinieri sarà aumentato di circa 40 unità, per la guardia di finanza dovrebbero essere 20. A Bari, entro la fine del 2023, dovrebbero dunque arrivare 140 nuovi agenti. "Abbiamo sottoposto al ministro soprattutto due temi, legati alla criminalità organizzata e all’ordine pubblico - ha continuato Decaro -. La situazione nella città vecchia è preoccupante, lo spaccio di droga è aumentato probabilmente perché, di recente, sono stati scarcerati alcuni esponenti di rilevo della criminalità organizzata. Ma non lasceremo che Bari torni agli anni '90, la società è cambiata e certe dinamiche non torneranno». "Quanto alle spaccate - ha aggiunto Decaro - i responsabili non sono legati alla criminalità organizzata, si tratta di gente che vive ai margini della società e che finisce inevitabilmente per essere assicurata alla giustizia. Sulle baby gang il tema è ampio, in città ci saranno nuovi presidi delle forze dell’ordine nelle zone più 'caldè, da piazza Umberto alla stazione, fino a parco Rossani. Ora in città ci sono circa 600 telecamere, entro l'anno ne arriveranno altre 200».
«NON SONO IL SINDACO DI NEW YORK»
«L'ordine pubblico e il contrasto alla criminalità organizzata non sono competenza del sindaco e della polizia locale. Il Comune mette a disposizione gli agenti su richiesta del questore, ma la realtà non è come nei film americani. Io non sono il sindaco di New York, il comandante della polizia locale non è Serpico». Lo ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro, a margine del comitato per l’ordine e la sicurezza tenutosi in prefettura alla presenza del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
Il riferimento è alle recenti dichiarazioni del viceministro alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, anche lui barese, che ha chiesto l’utilizzo notturno di agenti della polizia locale a presidio delle strade di Bari.
«Come presidente Anci so che molti sindaci chiedono un cambiamento sull'ordinamento della polizia locale, per questo siamo a lavoro per una riforma a livello nazionale», ha aggiunto Decaro. «Chi ha un ruolo istituzionale - ha concluso - deve rispettarlo, e compito delle istituzioni è fare squadra e lavorare insieme».
LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO SULLA CATASTROFE IN EMILIA ROMAGNA
«La vita deve comunque proseguire, laddove possibile, e senza offendere nessuno. È anche giusto dare un segnale di prosecuzione della vita in contesti come questo». Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo a chi gli chiedeva se sia stato opportuno tenere il concerto di Bruce Springsteen ieri a Ferrara. «È stato valutato dalle autorità locali che era sostenibile dal punto di vista logistico» e che «fosse un’occasione da non sprecare e da offrire alla cittadinanza», ha aggiunto.
«L'area del Ferrarese - ha detto ancora Piantedosi - era fuori dal contesto dell’emergenza. C'è da dire che dal punto di vista logistico è stato possibile, senza sottrarre nulla a quello che era il dispositivo del soccorso». Il ministro ha parlato del caso a Bari, rispondendo ai giornalisti a margine di un vertice sulla sicurezza.
«Il Pnrr è un programma che già c'è, il tema è vedere cosa si può articolare. Il Pnrr è una cosa che lascerei a parte. Il Pnrr è una fonte di finanziamento e il governo farà comunque la sua parte che sia Pnrr o fondi di altro tipo». Lo ha detto il ministro dell’Interno, rispondendo a chi gli chiedeva se e in quale maniera si possano usare i fondi del Pnrr per interventi legati al dissesto idrogeologico in Emilia Romagna.
«L'importante - ha evidenziato - è farli gli interventi, fare tutto ciò che può essere di sostegno agli interventi di prevenzione del dissesto o di recupero, laddove si sono manifestati questi fenomeni come adesso». «Dobbiamo condividere - ha concluso - che l’importante è che c'è l’impegno totale del governo di sostegno alla Emilia-Romagna anche da questo punto di vista». Il ministro ne ha parlato a Bari con i giornalisti a margine di un vertice sulla sicurezza.
«Per capire analiticamente cosa andrà fatto in termini di ripresa dobbiamo aspettare che si torni alla normalità e vedere quali effetti ci sono stati. Uno di questi è l'agricoltura e in quelle zone ci sono importanti contesti di agricoltura intensiva: i rappresentanti di settore già prefigurano e lamentano probabili danni ingenti conseguiti dalla sommersione campi agricoli. Bisognerà vedere. Il governo agirà a 360 gradi». Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, oggi a Bari, parlando con i giornalisti dell’alluvione in Emilia Romagna, a margine di un vertice sulla sicurezza. "Per quanto riguarda le iniziative che si faranno - ha aggiunto - come sapete c'è ancora quasi tutta l’aria interessata sott'acqua, larghi strati della popolazione che vivono ancora in condizioni di disagio. Quindi la prima cosa adesso è una concentrazione sul ritorno alla normalità, sui soccorsi, quindi l'assicurazione dell’incolumità delle persone. Il bilancio delle vittime tende seppure lentamente a crescere nei giorni, quindi dobbiamo fare in modo che si torni alla normalità e che alla maggior parte delle persone sia assicurata la tutela dell’incolumità». "Per martedì prossimo - ha aggiunto - è convocato un Consiglio dei ministri, c'è già in cantiere un coordinamento tra i ministri che possono poi in qualche modo lavorare soprattutto sul dopo. Si tratta, come già accennato, di misure di defiscalizzazione, di sostegno all’economia locale, di ripristino delle condizioni di vita normale. Ci si sta lavorando». «La premier Meloni - ha concluso - è impegnata in prima persona. C'è tutto il sostegno, come detto e riconosciuto dal presidente della Regione Emilia-Romagna».
IL RINGRAZIAMENTO DI SASSO (LEGA)
«Grazie al ministro Piantedosi, si passa dalle parole ai fatti. Oggi come Lega abbiamo partecipato, insieme al collega Davide Bellomo, al consigliere regionale Fabio Romito, al consigliere comunale Pino Monaco e ai consiglieri municipali Francesco Manzari, Matteo Colapietro e Saverio Scannicchio, al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza presso la Prefettura di Bari, città in cui nelle ultime settimane è aumentato l’indice di delittuosità. La risposta del Governo è stata immediata: in arrivo subito 45 nuovi agenti della Polizia di Stato, a fronte dei 6 che andranno in pensione». Lo dichiara il deputato pugliese della Lega Rossano Sasso.
«Entro fine anno - aggiunge - saranno 140 le nuove unità di stanza permanente nella città tra polizia, carabinieri e guardia di finanza. Un segnale importante, questo, che dimostra l’ampia attenzione della Lega alle reali esigenze dei territori e della Puglia. Avanti cosi»