BARI - Tra il 2019 e il 2021 l’Oculistica del Policlinico di Bari risulta aver effettuato a pagamento il triplo degli interventi in day hospital fatti in regime istituzionale. Il dato, contestato dall’azienda ospedaliera (secondo cui l’attività a pagamento ammonterebbe solo al 6% del totale) è invece confermato dall’Agenas, l’Agenzia per i servizi sanitari del ministero, che aveva evidenziato lo squilibrio nell’ultimo rapporto annuale sull’attività intra-moenia.
L’Agenas (a differenza del Policlinico, che pure è tenuto per legge alla pubblicazione ma continua a eludere gli obblighi di trasparenza) ha trasmesso tempestivamente i dati richiesti dalla «Gazzetta», dopo che lo stesso Policlinico aveva contestato i contenuti del rapporto. I dati, ottenuti attraverso l’esame delle schede di dimissione ospedaliera, dicono che tra 2019 e 2021 sono stati registrati 227 interventi di cataratta in regime istituzionale e 691 in day hospital. Il rapporto è, appunto, di tre a uno, decisamente oltre il limite posto dalla legge secondo cui l’attività a pagamento non può mai superare quella istituzionale. Viceversa il Policlinico ritiene di dover confrontare il dato degli interventi a pagamento eseguiti in day hospital (644) con quello, ben maggiore, degli interventi ambulatoriali (10.716) eseguiti nello stesso periodo, lasciando intendere che siano tutti stati eseguiti in regime istituzionale. Ma è ovviamente un confronto che non ha senso dal punto di vista delle norme sull’intra-moenia, perché il day-hospital pur senza degenza ospedaliera è a tutti gli effetti un intervento chirurgico (di norma eseguito in presenza di fattori di rischio), mentre il day service è una prestazione ambulatoriale (che non comporta l’occupazione di un posto letto.
Le incertezze sui numeri non sono questione di lana caprina, perché potrebbero implicare l’insufficienza dei controlli: la stessa Anac ritiene che l’intra-moenia costituisce uno dei punti di rischio della gestione ospedaliera, perché soggetta a possibili comportamenti «opportunistici» da parte dei medici. È per questo che i dati (retribuzioni e numero di interventi) dovrebbero essere pubblicati nella Trasparenza dei siti web delle Asl: il Policlinico di Bari, però, non li aggiorna dal 2019.
La questione verrà affrontata in Consiglio regionale. Fabiano Amati (Azione), presidente della commissione Bilancio, ha disposto un’audizione urgente per avviare un’indagine amministrativa sugli interventi di cataratta. Amati ha chiesto al dipartimento Salute della Regione i dati relativi a tutti gli interventi di cataratta (day-hospital e day-service), suddivisi tra aziende pubbliche e private. «Scontiamo numerose stranezze - dice Amati -, che si traducono in tempi d’attesa biblici ma anche in differenze tecnologiche enormi tra pubblico e privato. Le incertezze sui numeri vanno superate, in modo da poter prendere rapidamente le migliori decisioni nell’ottica della riduzione dei disagi per i cittadini». Amati ha anche chiesto al Policlinico le autorizzazioni per l’intra-moenia allargata rilasciate ai medici dell’Oculistica, che possono svolgere attività privata all’esterno dell’ospedale: in sei hanno scelto di farlo nello stesso studio, al centro di Bari.