BARI - La Ripartizione urbanistica ed edilizia privata del Comune ha disposto la demolizione «con ripristino dello stato dei luoghi», di una tettoia e di una parete in legno realizzata - secondo l’ufficio comunale - sulla porzione dell’area demaniale assegnata in concessione alla società «Il Trampolino Srl» che gestisce l’omonimo stabilimento balneare in stradella Cipparoli, alle porte del quartiere San Girolamo.
Il procedimento amministrativo per quello che viene qualificato come un «intervento abusivo» è stato innescato da un verbale redatto dagli uomini della Stazione navale della Guardia di finanza nel corso di una ispezione condotta nei primi giorni di dicembre.
I militari da quello che si è saputo avrebbero accertato l’esecuzione di alcuni interventi edilizi non autorizzati nel complesso di una più ampia ristrutturazione degli uffici allocali al primo piano della struttura che sorge su un’area privata di proprietà esclusiva della società che gestisce il lido frequentatissimo dai baresi.
Ricevuto il verbale della Finanza gli uffici comunali della Ripartizione urbanistica hanno comunicato nella giornata di lunedì al legale rappresentante della società «Il Trampolino Srl» l’avvio di un procedimenti amministrativo sanzionatorio che si concluderà in un tempo di 90 giorni con l’adozione dell’ordinanza di demolizione e con «l’irrogazione della sanzione pecuniaria».
Il responsabile del procedimento ha diffidato da subito la società interessata a procedere a proprie spese e a propria cura alla demolizione delle opere «realizzate in assenza di permesso di costruire nell’area demaniale» e a ripristinare lo stato dei luoghi «nel termine di 30 giorni» dal ricevimento della diffida. Se l’intervento di ripristino non verrà eseguito ci penserà il Comune a procedere con la demolizione.