Un dispositivo in grado di accertare che in un piccolissimo campione prelevato da una pianta ci sia il batterio della Xylella fastidiosa. E’ il progetto cui stanno lavorando Cnr e università degli studi di Bari, grazie alla stretta collaborazione fra i dipartimenti di Fisica, Chimica e Farmacia. «Siamo al lavoro per sviluppare questo piccolissimo strumento, che può permettere una diagnosi precoce della malattia, identificando anche il singolo batterio della Xylella" ha detto Gaetano Scamarcio, professore ordinario di Fisica sperimentale nell’ateneo pugliese, a margine della consegna di un riconoscimento da parte del Comune di Bari. «Questo è un esempio di come alcune tecnologie, come i bio sensori di singola molecola possono essere applicati in campi diversi - ha aggiunto -. Con questo dispositivo possiamo aspirare alla diagnosi precoce della Xylella, fondamentale per decidere se abbattere o meno un albero, o se bloccare o meno un’area». «Ci auguriamo - ha concluso Scamarcio - che questo progetto possa presto tradursi in un dispositivo pratico e commerciale, utilizzabile sul campo».

È il progetto cui stanno lavorando Cnr e università degli studi di Bari, grazie alla stretta collaborazione fra i dipartimenti di Fisica, Chimica e Farmacia
Lunedì 16 Gennaio 2023, 14:10