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Vaccino, nel Barese in pochi si cautelano e gli hub sono scesi a 19

 
G. Flavio Campanella

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G. Flavio Campanella

Vaccino nuova

Riapre Alberobello. Chiusi Putignano e Noicattaro. A Grumo solo su prenotazione. In alcuni Comuni è diventato più difficile ricevere le dosi

Sabato 14 Gennaio 2023, 13:10

BARI - Gli specialisti (e in parte le autorità sanitarie) non fanno altro che incoraggiare alla vaccinazione. Ma, per i residenti di alcuni comuni baresi, dall’inizio di gennaio è diventato più difficoltoso ricevere le dosi.

I fragili sono sostanzialmente protetti, come conferma Silvio Tafuri, professore di Igiene dell’Università di Bari, che al Policlinico si occupa della protezione dei pazienti che afferiscono alle Reti delle patologie (c’è peraltro l'opportunità della iniezione presso gli studi dei medici di base, oppure a domicilio, sempre grazie all’attività dei dottori di famiglia).

Per il resto, visto che le indicazioni contemplano comunque tutta la platea degli over 12, soprattutto se l’ultimo anti Covid è stato somministrato da troppo tempo (ormai il primo richiamo, per chi ha deciso di attendere o proprio di fermarsi, è datato almeno un anno), si è deciso di mantenere attivi gli hub vaccinali (che hanno lavorato a pieno ritmo nel periodo più critico e che potrebbero essere utili nel caso dovesse ritornare l’emergenza). In questo momento, la richiesta è blanda (oltretutto, c’è pure la partecipazione delle farmacie), ma c’è chi dopo le festività ha pensato di evitare qualsiasi rischio (l’obiettivo non è soltanto evitare le ospedalizzazioni per insufficienza respiratoria, ma anche scansare i sintomi più fastidiosi per non rimanere a letto con febbre, tosse, spossatezza eccetera) e raggiungere i centri sparsi nel territorio.

Alcuni abitanti di specifiche zone della provincia, però, hanno trovato le porte chiuse, come avvenuto ad Alberobello e Putignano. I due comuni del sud-est barese sono stati infatti esclusi dalla la programmazione della Asl di Bari riguardo al primo mese del 2023. Fino a dicembre in via Confine nel centro dei trulli e in contrada La Russa nel paese del Carnevale si poteva accedere praticamente tutti i giorni (nel primo caso il lunedì giovedì e venerdì mattina, nel secondo il martedì, pure di pomeriggio, e il mercoledì) senza prenotazione. Adesso non più. Chiuso.

DIETROFRONT A Grumo il cambiamento è stato più soft: non si accede più liberamente (come invece avviene a Bari-Catino e a Sammichele, rimasti gli unici due dove potersi recare senza richiedere e ottenere una data precisa), ma da due settimane è possibile andarci su prenotazione. Ad Alberobello e Putignano la decisione ha causato le proteste della popolazione (se non altro di chi intende proseguire la profilassi), così come avvenuto a Monopoli, Polignano e Mola, altri centri che hanno perso dal 1° gennaio la sede nel loro territorio. Dall’estremo sud della provincia ora non resta che spostarsi fino a nord di Bari (Catino appunto) oppure a Fasano (dove, come confermano dalla Regione, nessuno negherà una somministrazione). Le variazioni (sono complessivamente 19 gli hub attivi; nel grafico tutti i dettagli, orari compresi) hanno, di contro, agevolato altre comunità. Esce dall’elenco anche Noicattaro, entrano Toritto, Bitetto e Bitritto, evidentemente per contenere il depotenziamento di Grumo, aperto ora a regime più ridotto.

La richiesta di chiarimenti della Gazzetta, che si è rivolta non soltanto all’azienda sanitaria locale, ma anche al Dipartimento Salute regionale, ha però poi agevolato un ripensamento: almeno il centro Alberobello tornerà attivo (vedremo come) dalla prossima settimana. «Sarà in grado - affermano dalla Asl - di coprire gran parte dell’area sud. In generale, si sta procedendo a una normalizzazione della vaccinazione Covid, che sempre più viene curata dalla medicina generale. Avere una distribuzione eccessivamente capillare al momento non ha senso». Ora, però, l’offerta vaccinale è geograficamente più omogenea.

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