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Landini a congresso Cgil Bari: «C'è crisi democrazia. La manovra ha colpito il mondo del lavoro»

 
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Landini a congresso Cgil Bari: «C'è crisi democrazia. La manovra ha colpito il mondo del lavoro»

«Mentre qui si continua a discutere di come bloccare i porti, la realtà è che sono più i giovani italiani che se ne vanno dal nostro Paese degli stranieri che cercano di venire da noi»

Lunedì 09 Gennaio 2023, 12:07

12:20

«Quello che non si fa è andare a prendere i soldi dove sono. La questione degli extra profitti grida scandalo. Ci sono miliardi, frutto dei soldi pagati da tutti noi per le bollette, che anziché essere investiti per creare lavoro e per sostenere i redditi vengono lasciati in mano a chi quegli extra profitti non si capisce neanche come intenda usarli in termini di investimento». Lo ha detto il segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini, a margine del congresso Cgil Bari. «Oltre agli scioperi e alle mobilitazioni che abbiamo fatto a dicembre, intendiamo andare avanti se non si risolvono i tavoli che il governo ha convocato - ha proseguito Landini - E cioè quello sulla sicurezza, quello sulle pensioni, quello sulle politiche industriali a quello su una vera riforma fiscale».

«Governo e Parlamento devono sapere che c'è una crisi della democrazia. Quando quasi metà dei cittadini italiani a votare non ci va, vuol dire che non si sente più rappresentato da nessuno». «E' questo il tema vero sul quale occorre lavorare - ha proseguito - Per farlo bisogna rispondere ai problemi reali che le persone hanno. Il principale è creare lavoro, fare in modo che i cittadini attraverso un lavoro dignitoso possano vivere». «L'altra questione - dice Landini - è creare una vera giustizia sociale. Sono aumentate le diseguaglianze: c'è chi è troppo ricco e c'è chi lavorando non arriva alla fine del mese».

«Mentre qui si continua a discutere di come bloccare i porti, la realtà è che sono più i giovani italiani che se ne vanno dal nostro Paese degli stranieri che cercano di venire da noi». Lo ha detto il segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini, a margine del congresso Cgil Bari, commentando i dati Istat che dimostrano un ulteriore aumento degli italiani inattivi.
«Come Cgil stiamo dicendo con molta forza che occorre dare un futuro a questo Paese - ha proseguito - Bisogna ricostruire credibilità e dignità delle persone».

«Occorre un nuovo statuto dei diritti dei lavoratori, in modo che tutte le persone che lavorano, a prescindere dal rapporto di lavoro che hanno, possano avere gli stessi diritti e le stesse tutele». Lo ha detto il segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini, a margine del congresso Cgil Bari.
«Questo non riguarda solo il salario, ma anche le ferie, le malattie, gli infortuni, la maternità - ha proseguito -. Di tutto questo non ci si sta occupando, mentre c'è bisogno di superare una precarietà assurda che è uno dei mali del nostro Paese». Parlando poi della crisi che in particolare colpisce il Sud, Landini ha precisato che «è sotto gli occhi di tutti come il Mezzogiorno stia pagando un prezzo pesante. Nella prima proposta di legge di Bilancio non c'era neanche la parola Mezzogiorno».

SU FLAT-TAX, MANOVRA, EX ILVA

«Occorre una riforma fiscale vera, che riduca la tassazione su lavoratori dipendenti e pensionati. La flat tax da 65 a 85mila euro è una marchetta elettorale che non serve neanche alle partite Iva perché la maggioranza delle partire Iva non arriva a fine mese». «La manovra non mi è piaciuta e credo che sia piaciuta a poche persone: l’inflazione sta aumentando, i salari stanno diminuendo, la precarietà cresce». Lo ha detto il segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini, a margine del congresso Cgil Bari, commentando la legge di Bilancio. «Questa norma ha colpito il mondo del lavoro, non l’ha aiutato e non ha avviato le riforme necessarie - ha proseguito -. Ricordiamo che la gente a fine mese non ci arriva più». «Serve l’ingresso dello Stato, sulla questione della ex Ilva occorre realizzare quanto era previsto». Lo ha detto il segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini, a margine del congresso Cgil Bari, rispondendo alle domande sulla situazione della ex Ilva di Taranto. «Occorre un piano industriale che permetta di realizzare gli investimenti necessari per dare prospettiva a un’attività che rimane strategica per il nostro Paese - ha proseguito - e che garantisca tutte le condizioni di salute e di sicurezza per i lavoratori e per la città». 

SEGRETARIA BUCCI: SOLO A BARI APERTE 16 VERTENZE

«Le vertenze aperte sono tantissime. I tavoli aperti sono 16 solo nella Città metropolitana di Bari. Alcune sono in fase di risoluzione, altre ci lasciano presagire scenari molto preoccupanti». Lo ha detto la segretaria generale Cgil Bari, Gigia Bucci, a margine del congresso territoriale. "Gestiremo queste vertenze come abbiamo fatto finora - ha proseguito -. Ovvero facendo diventare quelle vertenze un problema di tutti e non solo un problema di chi ne è direttamente coinvolto». Rispondendo alle domande sulla necessità di avviare un piano straordinario di assunzioni nella pubblica amministrazione, Bucci ha detto che «è fattibile attraverso le risorse del Pnrr e sarebbe auspicabile anche per sbloccare gli innumerevoli progetti sullo sviluppo dei territori».

«Siamo sempre nelle vertenze, nelle iniziative, sul territorio. Presidiamo e continuiamo a essere un sindacato di strada, come ribadito anche nella relazione presentata oggi». Lo ha detto la segretaria generale Cgil Bari, Gigia Bucci, a margine del congresso Cgil Bari organizzato all’Iiss Majorana. «Il fatto di celebrare questo congresso in un istituto alberghiero dimostra che siamo nei luoghi veri dove ci sono le persone e i problemi, dove ci sono gli studenti e gli insegnanti», ha proseguito, evidenziando che il lavoro prosegue nel segno dell’antifascismo, «attraverso un percorso di ricostruzione della memoria dell’antifascismo barese e che andrà avanti anche con la realizzazione di un progetto importante: il primo poadcast Cgil sull'antifascismo».
Bucci ha ricordato anche il forte legame fra il sindacato e il sindaco di Bari, e presidente Anci, Antonio Decaro: «Il nostro mandato è cominciato nello stesso anno - ha spiegato Bucci -. A Decaro va riconosciuto il fatto di essere sempre accanto alle lotte e al sindacato per la tutela dei diritti dei lavoratori, ma anche di quelli civili e sociali». Un ringraziamento va anche al presidente della task force regionale per l’occupazione, Leo Caroli: «Non smetteremo mai di dire grazie per essere sempre accanto a noi nella gestione delle vertenze, ma anche per essere in grado di fare la differenza nella soluzione di quelle vertenze», ha concluso Bucci.

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