Sabato 06 Settembre 2025 | 02:52

La truffa delle orecchiette: «Se non sei di Bari ti rifilano quelle industriali»

 
Francesca Borri

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Francesca Borri

orecchiette fatte a mano

Le orecchiette sparse sui tavolieri di legno sono fresche, sono quelle impastate al momento: ma quelle sui tavoli, quelle nei sacchetti allineati accanto, i sacchetti già pronti, no. Vedi quelle fresche: poi però in realtà compri le altre

Giovedì 22 Dicembre 2022, 11:18

21:04

«Ma tutta tu, che stai tra i talebani. E non l’hai visto?», mi dice mia madre appena tiro fuori le orecchiette fresche che mi ha spedito a comprare. In effetti, guardo meglio. Sono tutte identiche. Anche quelle verdi e rosse. Non una un po’ più sbiadita. Un po’ meno curva. Un po’ meno perfetta. Sono finte.

Cioè, non è che sono di plastica. Ma sono industriali. Eppure sono andata a Bari Vecchia. «A Bari Vecchia? E che sei, di Milano?», dice. Ma è vent’anni che non vivo qui, cosa ne so io? Era consigliato dal «New York Times». Che da quando viene Madonna, per le notizie da Bari ormai accendi la CNN.

E quindi torno indietro. Perlustro tutto il vicolo, guardinga, e poi il vicolo parallelo. E quello parallelo al parallelo. Ed è vero. Il trucco è facile. Ed è sempre lo stesso. Le orecchiette sparse sui tavolieri di legno sono fresche, sono quelle impastate al momento: ma quelle sui tavoli, quelle nei sacchetti allineati accanto, i sacchetti già pronti, no. Vedi quelle fresche: poi però in realtà compri le altre. Tipo il gioco delle tre carte. Mi fermo da uno a metà strada. Indico le orecchiette fresche, e mi passa uno dei sacchetti. «No, che sono barese. Voglio quelle vere», dico. «E mi sembravi forestiera», dice. «Scusa. Che non ti ho riconosciuto». E entra a prendermi le orecchiette giuste.

Sette euro. Probabilmente stavano in cassaforte. Tieni, dico a mio padre. Sette euro mezzo chilo. Manco a Londra. «Mezzo chilo? Questi al più sono due etti. Ma non l’hai visto?», mi dice. Ma come due etti? Ma come non l’hai visto? dico. Ma che giro, con la bilancia? «Ma si capisce dal volume», dice. «Quanto vuoi che sia lo spessore di un’orecchietta? E la sua superficie media?», dice. La superficie media? E che è? Ma mica siamo tutti ingegneri come a te. Mi fa: «Se ti è più semplice, approssima a una sfera e usa il diametro. Approssima per difetto, ovviamente».

Ovviamente.

Ceniamo con due orecchiette a testa. Sono poco più di due etti, in effetti. Tre euro e cinquanta l’etto.

Manco a Dubai.

Torno. Senta, dico. Che siano vere però. E che siano mezzo chilo. Che vengo da via De Rossi. Che figura mi fa fare? «E c’hai ragione pure tu», dice. Riempie un sacchetto che è tre volte l’altro. E mi regala anche un tarallo. Mi fermo all’angolo per un caffè. Mi ha dato cinque euro di resto in meno.

Due turisti intanto si scattano i selfie con le orecchiette. Non c’è cosa più di Bari, dice lui a lei. Eh. Ma proprio di Bari Bari.

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