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Ucraina: il cardinale Zuppi pregherà per la pace sulla tomba di San Nicola a Bari

 
Redazione online

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Cei: il presidente Zuppi in visita nel carcere di Matera

Il 21 dicembre il presidente della Cei sarà a Bari . Il sindaco Decaro: «Bari non intende assistere inerme al dramma della guerra e con il cuore pieno di speranza si accinge ad accogliere i vescovi italiani che raggiungeranno la città per la veglia di preghiera per la pace».

Martedì 06 Dicembre 2022, 17:46

07 Dicembre 2022, 16:46

BARI - «Oggi ho l’onore di annunciarvi che la Chiesa Italiana, nella persona del Cardinale Matteo Zuppi (presidente Cei, ndr) sarà a Bari, il 21 dicembre, per elevare una invocazione di pace, presiedendo una veglia di preghiera che si terrà qui, sulla tomba del nostro amato San Nicola. Sarà uno spazio di grazia a cui si uniranno le altre diocesi italiane e diverrà momento forte per elevare la nostra supplica al Signore, per intercessione di San Nicola, il vittorioso». Lo annuncia l'arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor Giuseppe Satriano, in occasione dell’omelia per le celebrazioni di San Nicola, patrono di Bari.

«San Nicola - sottolinea Satriano - è ancora oggi per noi e per tutta la cristianità, in particolare per i fratelli d’Oriente, quel ponte tra cielo e terra a cui consegnarsi nei momenti difficili e di grande disperazione». «Dinanzi alla guerra scoppiata tra cristiani nella vicinia Ucraina - rileva l'arcivescovo - noi non possiamo rimanere indifferenti e dobbiamo spendere la nostra vita a favore di una soluzione del conflitto, che tanto dolore sta portando nelle case degli ucraini e dei russi. È per tale ragione che dobbiamo assediare San Nicola e chiedere il suo potente intervento, lui che è caro al cuore delle Chiese che sono in Ucraina e in Russia. È per tale ragione che non dobbiamo indebolire il nostro impegno e pregare incessantemente per tutte le popolazioni afflitte dalla guerra. Invocare la pace è l’atto più rivoluzionario che la storia possa conoscere, poiché richiede il coraggio di disarmare i cuori da ogni forma di orgoglio e ricercare quella fraternità necessaria per costruire una umanità rinnovata». «Alla luce del Vangelo e della vita di San Nicola - conclude Satriano - non possiamo legittimare la guerra neanche dinanzi a ingiustizie e criminali. La guerra è sempre un tornare indietro e aprire alla barbarie: è la storia che ce lo insegna». 

In una nota, la Cei sottolinea che «in un momento di grandi conflittualità, con una escalation terribile nel cuore dell’Europa, la Chiesa in Italia vivrà un momento di preghiera per la pace sulla tomba di San Nicola, santo venerato sia dai Cattolici sia dagli Ortodossi (e molto a cuore al popolo ucraino e a quello russo)». E che la veglia di preghiera, promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana e dall’Arcidiocesi di Bari-Bitonto, si svolgerà il 21 dicembre nella Basilica di San Nicola, alle 18.30, guidata dal cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei.

«Viviamo giorni difficili e li affrontiamo - sottolinea il card. Zuppi - con sentimenti contrastanti, perché le paure e l'angoscia causate dalla guerra, dalle guerre, rischiano di offuscare la luce del Natale. Per questo, vogliamo pregare, insieme, per invocare il dono della pace nel cuore di ciascuno e sull'umanità intera; per ritrovare, in quel Bambino che nasce, la tenerezza che permette di scorgere nell’altro un fratello e una sorella e la forza per spezzare le catene del male che imprigionano il mondo. Chiediamo l’intercessione di San Nicola, uomo di pace e di comunione, perché chi regge le sorti delle nazioni sappia anteporre l’amore all’odio, il bene comune agli interessi particolari, il dialogo al rumore delle armi».

Decaro: «Bari non intende assistere inerme al dramma della guerra»

«E con il cuore pieno di speranza si accinge ad accogliere i vescovi italiani che raggiungeranno la città per la veglia di preghiera per la pace». Sono le parole del sindaco di Bari, Antonio Decaro, all’indomani dell’annuncio della preghiera collettiva per la pace sulla tomba di San Nicola, il 21 dicembre, alla quale parteciperà il presidente della Cei Matteo Zuppi.

«L'invito di monsignor Zuppi a ritrovarsi uniti sulla tomba di San Nicola - prosegue Decaro - conferma la vocazione della comunità barese, della sua Chiesa locale e di questo territorio a farsi cerniera del dialogo tra popoli e culture, ponte tra Oriente e Occidente, capace di sostituire la logica dello scontro con l’opportunità dell’incontro. Ormai dal 24 febbraio, ogni giorno, in tanti - russi e ucraini, greci e rumeni, bielorussi, serbi e georgiani - rivolgono le loro preghiere a San Nicola perché possa fermare la guerra: lo fanno con il cuore colmo di tristezza davanti alla lampada uniflamma, simbolo della devozione comune alle chiese orientali, che arde costantemente nella cripta della nostra Basilica, in cui sono custodite le reliquie del vescovo di Myra».

Decaro conclude ringraziando la Cei per aver «voluto promuovere questo momento di preghiera collettiva per invocare forse il miracolo più grande, quel cessate il fuoco che possa far vincere, finalmente, la pace. Quella pace che, prendendo in prestito le parole di don Tonino Bello, rappresenta 'un cumulo di beni, la somma delle ricchezze più grandi di cui un popolo o un individuo possa disporre».

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