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Minacce a sindaco di Cellamare, Prefettura dispone misure di protezione

 
Redazione online

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Minacce a sindaco di Cellamare, Prefettura dispone misure di protezione

Fino al dicembre 2021, sempre in orario serale e quando il sindaco Gianluca Vurchio andava alla postazione del 118 dove lavora, sarebbe stato seguito e minacciato, anche con mezzi poi risultati rubati

Giovedì 17 Marzo 2022, 11:49

13:05

A seguito di atti intimidatori e minacce nei confronti del sindaco di Cellamare, nel Barese, Gianluca Vurchio, la prefettura di Bari ha disposto un servizio specifico di vigilanza a tutela del primo cittadino nelle ore serali. La misura di protezione è attiva dallo scorso mese di febbraio ed è stata assunta dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza sulla base di recenti denunce del sindaco. Le intimidazioni sarebbero iniziate nel dicembre 2019, con una lettera minatoria indirizzata a Vurchio. Nel gennaio 2020 un ordigno distrusse poi gli spogliatoi dei nuovi campi di calcio comunali e nei mesi successivi ci sarebbero stati altri episodi intimidatori, sui quali sono in corso indagini per identificare i responsabili.
In alcune circostanze, fino al dicembre 2021, sempre in orario serale e quando il sindaco andava alla postazione del 118 dove lavora, sarebbe stato seguito e minacciato, anche con mezzi poi risultati rubati. "Ho subito in questi mesi atti intimidatori anche gravi da parte di persone a me sconosciute - spiega il sindaco - , immagino legati alla mia attività istituzionale. Sono sindaco di un piccolo comune, ci metto sempre la faccio e forse ho dato fastidio a qualcuno». Nei suoi confronti, dopo i primi episodi del dicembre 2019 e del gennaio 2020, era già stata attivata una vigilanza generica, con auto dei carabinieri che passavano spesso dai luoghi da lui frequentati. Dopo gli ultimi episodi, questa forma di vigilanza è stata rafforzata e adesso «vengo scortato dai carabinieri la sera - spiega Vurchio - e devo sempre comunicare i miei spostamenti».

«La situazione di continue intimidazioni nei confronti di Gianluca ci era nota, ma abbiamo atteso che la magistratura svolgesse il suo legittimo lavoro istruttorio. Siamo a lui vicini da tempo ed io ho la fortuna di sentirmi quotidianamente. Oggi gli ho detto che la decisione sulla scorta è la più gravosa ma quella più giusta. Lo Stato non può essere sotto minaccia continua. Perché un sindaco è lo Stato». Lo dichiara Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto e vicepresidente nazionale di Avviso Pubblico, l’associazione che riunisce enti locali e Regioni contro mafie e corruzione, con riferimento alla decisione della Prefettura di Bari di disporre una forma di tutela per il sindaco di Cellamare, nel Barese, Gianluca Vurchio, destinatario negli ultimi due anni di continui atti intimidatori e minacce.

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