BARI - E’ stato scarcerato e si trova attualmente agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico in provincia di Bari il 71enne Gennadii Lisovichenko, dirigente russo arrestato nel porto di Bari il 20 gennaio scorso su mandato di arresto internazionale emesso dall’autorità giudiziaria russa, che ne ha chiesto l'estradizione. L’ex dirigente del settore petrolchimico è accusato di truffa e corruzione per vicende relative a presunti raggiri societari risalenti al 2018 che l’indagato, interrogato dai giudici baresi dopo l’arresto, ha respinto. La scarcerazione è stata disposta dalla Corte di Appello di Bari che ha accolto l’istanza del difensore, l’avvocato Fabio Schino, riconoscendo la «minimizzazione del pericolo di fuga» in virtù delle «precarie condizioni di salute e l’avanzata età». Il provvedimento di conversione delle misura detentiva risale al 25 febbraio ma è stato eseguito solo oggi. Nei suoi confronti pende una richiesta di estradizione in Russia. In attesa che venga fissata l’udienza nella quale, come già dichiarato in sede di interrogatorio, l’indagato si opporrà alla estradizione, la difesa depositerà inoltre nei prossimi giorni la richiesta di protezione internazionale in quanto "soggetto perseguitato".

La decisione della Corte di Appello di Bari per l’ex dirigente del settore petrolchimico arrestato lo scorso 20 gennaio
Venerdì 04 Marzo 2022, 18:27