BARI - Nel centro diurno «Villa Anita» di Terlizzi è socio di gente di alto livello: un notaio di Trani, un chirurgo del Foggiano. Ma scavando tra i numerosi affari dell’ormai ex giudice Giuseppe De Benedictis, i carabinieri hanno scoperto anche investimenti in un contesto pericolosamente vicino alla criminalità organizzata barese. In un settore, quello delle sale giochi, storicamente in mano ai clan.
Francesco Vavalle è un nome pesante in quel mondo, un pluripregiudicato già destinatario nel 2014 di misure patrimoniali che hanno portato al sequestro alla sua famiglia di un piccolo impero nel settore delle slot machine, sequestro diventato definitivo nonostante i ricorsi per Cassazione presentati (tra l’altro) dall’avvocato Giancarlo Chiariello...

Il giudice ha investito in un centro diurno di Terlizzi. Cambiali di una società ritenuta vicina ai clan: «Non è che l’assegno è cabriolet?»
Giovedì 20 Maggio 2021, 10:33
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