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Bari, troppe rapine in gioielleria
accordo commercianti/Prefettura

 
Redazione online

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Bari, troppe rapine in gioielleria accordo  commercianti/Prefettura

La firma del Protocollo in Prefettura

Patto firmato con Assooro. La rete con le forze di polizia

Mercoledì 28 Aprile 2021, 12:25

Bari - Gioiellerie e orafi più sicuri grazie al Protocollo d’intesa per la legalità e la sicurezza in materia di video-allarme
antirapina, firmato questa mattina dal prefetto Antonella Bellomo e da Giuseppe Aquilino, presidente di Assooro-
Associazione degli operatori orafi gioiellieri della provincia di Bari e di Federpreziosi Confcommercio. Si tratta di un accordo che «consente agli imprenditori della provincia di implementare la sicurezza nelle loro gioiellerie, ma anche di creare una rete di sorveglianza interattiva del territorio a vantaggio dei cittadini e delle forze dell'ordine», spiega Aquilino.

Si parte da una considerazione, i circa 700 operatori del Barese,  al pari di altre categorie a rischio quali farmacie, tabaccherie e distributori di carburante,  sono tra i più esposti ai pericoli del crimine. «Abbiamo ritenuto opportuno fornire attraverso la collaborazione con le forze dell’ordine un sostegno concreto. D'altronde - aggiunge il presidente di Assooro -  il compito delle organizzazioni di categoria è accompagnare l’attività di prevenzione e contrasto ai reati predatori con accordi che rafforzino il partenariato pubblico-privato nella definizione di modelli partecipati di sicurezza». 

Come funzionerà il  sistema di video allarme antirapina? Sarà configurato in modo tale che le apparecchiature interne ai 
locali commerciali e alle agenzie private di sorveglianza dialoghino  con le piattaforme delle sale e centrali operative della polizia e dei carabinieri, trasmettendo direttamente le immagini in tempo reale. Un sistema integrato, dunque, che per essere
efficiente deve poter dialogare ed effettuare lo scambio di informazioni utilizzando il medesimo linguaggio. 
Oltre alla definizione dei criteri generali della collaborazione e gli impegni reciproci, viene anche costituito un tavolo tecnico permanente per l’individuazione di iniziative finalizzate a promuovere il Protocollo, che rimarrà in vigore tre anni.

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