Sabato 06 Settembre 2025 | 22:50

Bari, sequestra e picchia 21enne per 3 mesi: 31enne ai domiciliari

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

La storia di Giovanna, vittima di stalking: «La poesia mi ha salvata»

Gip Bari convalida arresto in flagranza, 'condotte vessatorie'

Martedì 30 Marzo 2021, 17:13

BARI - Il gip del Tribunale di Bari Angelo Salerno ha disposto gli arresti domiciliari per il 31enne Ismail Mahmed, pregiudicato di nazionalità egiziana in carcere da sabato per sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale nei confronti della compagna convivente incinta, una studentessa universitaria 21enne della provincia di Bari, e porto abusivo di un coltello. All’esito dell’udienza di convalida dell’arresto, eseguito in flagranza dalla Polizia di Bari dopo aver scoperto e salvato la ragazza segregata, il giudice ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. La misura più attenuata rispetto al carcere è stata ritenuta sufficiente ad evitare che l’uomo continui a maltrattare la compagna, dal momento che lei è attualmente affidata a un centro antiviolenza.

Nell’interrogatorio l’indagato, assistito dall’avvocato Loredana Liso, ha spiegato che la porta era chiusa con il lucchetto dall’esterno perché la serratura era rotta e che aveva coperto le finestre con pannelli adesivi per ripararsi dal freddo perché avevano i vetri rotti. Ha ammesso che la compagna "non era d’accordo ad essere chiusa dentro, ma non poteva lasciare la porta aperta con il rischio che entrasse qualcuno», spiegando che quindi lo faceva «per proteggerla».
Il giudice ha ritenuto questa «spiegazione non plausibile», evidenziando che la presenza stessa di un lucchetto all’esterno della porta di ingresso che impediva quindi di aprirla dall’interno «costituisce un pregante elemento di riscontro delle dichiarazioni» della ragazza «tanto e soprattutto in relazione al delitto di sequestro di persona, quanto con riferimento ai maltrattamenti denunciati, dal momento che la condotta non può che ritenersi vessatoria e mortificante, sì da dover ritenere le denunciate condotte violente e offensive». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)