L’ultimo scempio viene segnalato alla contrada Monsignore che ospita la gravina inserita nella Riserva naturale regionale. Sembrerebbe opera di bracconieri e dei proprietari di alcune ville della zona l’abbattimento di qualche centinaio di alberi di alto fusto e la distruzione di diverse superfici di macchia mediterranea che caratterizzano il bosco di Monsignore, uno dei più importanti polmoni verdi presenti sul primo gradino di Murgia a tre chilometri dal mare di Cozze.
La denuncia porta la firma delle associazioni ambientaliste che hanno segnalato l’accaduto al Nucleo Forestale dei Carabinieri e al Comune. «Assistiamo a un attacco nei confronti dell’ambiente – spiega Giuseppe De Girolamo, volontario del Wwf - ed obiettivo privilegiato sono gli alberi e la macchia mediterranea presenti nelle ultime aree boschive sottratte alla cementificazione. È necessario citare alcuni degli episodi più gravi accaduti recentemente».
Tra i primi, vi sono i sequestri eseguiti dalla Forestale nella vicina contrada Carbonelli dove alcuni privati hanno tagliato circa 10 ettari di macchia mediterranea e cancellato antichi muretti a secco sul perimetro della Riserva naturale orientata dei laghi e della gravina di Monsignore. Questo territorio, oltre ad essere già di per sé vincolato, ricade in un sito della Rete Natura 2000, ovvero un territorio di interesse comunitario istituito per la protezione di habitat e specie di particolare valore. Il fatto poi che ci si trovi all’interno della Riserva – sottolineano gli ambientalisti - le cui funzioni primarie sono la protezione della biodiversità, del paesaggio e dell’assetto idrogeologico (secondo la stessa legge forestale regionale), la dice lunga sui danni che i fin qui ignoti responsabili stanno procurando alla Riserva di Conversano.
Lo scempio in atto non ha lasciato indifferente la civica amministrazione: «E’ nostro compito prenderci cura del territorio – spiega il sindaco Giuseppe Lovascio – e tutta la nostra amministrazione è impegnata in questo senso, come dimostra il riconoscimento, al nostro Comune, di un finanziamento della Regione Puglia per un importo di 262mila euro che prevede interventi di manutenzione da eseguire presso la Gravina di Monsignore». In queste attività sono previsti anche interventi di rimboschimento nei 13 ettari della Gravina, in particolare sulla lama San Giuseppe, a quanto pare presa di mira da bracconieri impegnati a creare dei viali di accesso che facilitino la caccia e ai proprietari delle numerose ville residenziali evidentemente interessati a creare nuovi viali di accesso ai loro poderi. Su quanto accaduto indagano i carabinieri forestali.