Si sa: sarà un San Nicola diverso da sempre. Come d’altronde abbiamo vissuto il periodo di Pasqua e come presumibilmente vivremo il Natale, con l’abolizione di certi rituali, soprattutto quelli connessi al colore.
Così anche Barivecchia si prepara a scendere nel silenzio. La festosa alba del 6 dicembre cede il passo alla spiritualità (cosa che ai padri domenicani non dispiace affatto). Come già raccontato dalla Gazzetta, la riorganizzazione dei tempi e degli spazi in vista delle celebrazioni nicolaiane, è il frutto di un percorso travagliato, che aveva portato in un primo tempo a tenere la Basilica aperta ma a numero chiuso, poi a chiuderla ma solo in certi giorni, a lasciare comunque il numero chiuso (130 persone al massimo) soltanto nelle giornate del 5 e del 7 dicembre.
Il tema dell’ordine pubblico è infine entrato prepotentemente nel dibattito: va bene, puoi chiudere la Basilica, ma come fai a contenere l’incontenibile folklore barivecchiano? Il rito, la tradizione ma anche la superstizione, l’indisciplina, il caos? Puntuale, dunque, giunge l’ordinanza del sindaco Decaro che vieta lo stazionamento nei luoghi nicolaiani.
Vediamo le strade e gli orari nel dettaglio.
«Divieto di stazionamento, nelle giornate di domenica 6 e martedì 8 dicembre per 24 ore in piazza San Nicola, largo Papa Urbano II, strada Delle Crociate, strada del Carmine, piazza dell’Odegitria, piazza del Ferrarese, piazza Mercantile, via Venezia, strada Palazzo di Città, strada Vanese».
E ancora: «Divieto di stazionamento, nelle giornate di sabato 5 e lunedì 7 dicembre dalle 16 alle 24 in piazza San Nicola, largo Papa Urbano II, strada Delle Crociate, strada del Carmine, piazza dell’Odegitria, piazza del Ferrarese, piazza Mercantile, via Venezia, strada Palazzo di Città, strada Vanese».
«L’emergenza sanitaria ancora in corso e la necessità di evitare ogni possibile occasione di contagio, con il rischio di vanificare tutti i sacrifici fatti fino ad oggi, che stanno incidendo sull’abbassamento della curva epidemica, ci hanno indotto, nell’ambito del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, a prendere questa sofferta decisione che è l’ennesimo colpo al cuore per una comunità, quella barese, che proprio in questi giorni, per tradizione e vocazione, si stringe e si unisce nei festeggiamenti del nostro santo Patrono, dando il via al momento più speciale dell’anno - spiega Antonio Decaro -. Ma sono proprio i numeri in decrescita a convincerci che non possiamo abbassare la guardia e che dobbiamo limitare il più possibile le situazioni di assembramento e di partecipazione collettiva.
È una ferita profonda per la nostra comunità, l’ennesima di quest’anno difficile, ma sono fiducioso che i baresi sapranno rispettare le restrizioni e trascorrere queste prime giornate di festa con senso di responsabilità e sobrietà. I controlli lungo le strade e le piazze intorno alla Basilica saranno serrati affinché nessuno si senta esonerato dal rispetto dei divieti. È importante fare un sacrificio collettivo per sconfiggere questo virus così come è importante fare ciascuno la propria parte rinunciando a questo momento di festa, consapevoli che con i nostri comportamenti responsabili aiuteremo gli operatori sanitari, le donne e gli uomini delle forze dell’ordine e tutte quelle persone che da mesi stanno lottando in prima linea contro il Covid per proteggere tutti noi. Chiedo quindi ai miei concittadini di vivere insieme, in una forma nuova, a distanza, questo prossimo San Nicola, con la promessa che il prossimo anno, una volta sconfitto il virus, torneremo a festeggiare questi momenti come abbiamo sempre fatto: per strada, nelle piazze e nelle riunioni di famiglia. Questo sarà il primo banco di prova in vista del Natale e dei prossimi mesi in cui, se continueremo a comportarci secondo le regole, potremo riconquistarci piccoli spazi di libertà».