Sarebbe stata molestata in un ascensore dell’ospedale «Miulli» da un infermiere, mentre si recava nel reparto a cui era assegnata.
Ha contorni ancora tutti da chiarire, ma su cui la direzione ospedaliera ha già aperto una indagine interna, quanto denunciato da una giovane tirocinante del nosocomio.
Tutto si sarebbe verificato l’altra mattina, all’inizio della giornata di lavoro. La presunta vittima si sarebbe trovata nell’ascensore da sola con un infermiere. Non è ancora chiaro se i due si conoscessero, né se l’uomo in precedenza avesse tentato di allacciare un qualche tipo di relazione con la ragazza. Quel che è certo - sempre secondo quanto riferito dalla presunta vittima - è che chiuse le porte, l’infermiere avrebbe iniziato l’approccio sessuale. Avances esplicite, fisiche e verbali, alle quali la giovane si sarebbe sottratta in tutti i modi e a cui avrebbe messo definitivamente fine l’apertura delle porte dell’ascensore, che nel frattempo aveva raggiunto il piano del reparto. Da qui la fuga nel corridoio e l’incontro con alcuni colleghi, che vedendola in uno stato di profonda agitazione le avrebbero chiesto spiegazioni.
La gravità di quanto riferito ha portato all’inevitabile interessamento della direzione sanitaria sul caso. L’obiettivo è quello di allontanare ogni macchia. Il presunto autore della violenza è da anni in servizio all’ospedale «Miulli» e non avrebbe mai fatto parlare di sé. La presunta aggressione è già al vaglio di una apposita commissione disciplinare che, per quel che se ne sa, avrebbe già preso alcune decisioni, a garanzia della giovane. E il caso potrebbe anche finire in Procura.